lunedì 18 gennaio 2010

Poker e calcio, due passioni che s'incontrano sempre più

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Può capitare, a volte, che due differenti realtà (apparentemente molto lontane tra loro), s’incontrino prima o poi casualmente o volutamente, scoprendo di avere in comune molto più di quanto si credeva.
E’ questo il caso di due discipline; una consacrata da sempre come passione domenicale degli italiani, ed una che negli ultimi anni è entrata in tutte le case, anche grazie alla tv, ed ha conquistato il cuore di molti.
Stiamo parlando naturalmente del calcio e del poker, entrambi coinvolgenti ed appassionanti, e soprattutto, entrambi uniti l’uno all’altra, in differenti modi.
Il Milan, ad esempio, già dalla stagione 2006/07 è legata al marchio bwin, una tra le principali poker room del web (ed organizzatore d’importanti eventi live), che sponsorizza la società calcistica. La stessa bwin, ha stretto un accordo nel medesimo periodo (e prolungato poi fino al 2013), anche con il mondo del calcio spagnolo, imprimendo il suo marchio nella maglia dei giocatori del Real Madrid, società calcistica più titolata di questa nazione. L’unione, sia nel primo che nel secondo caso, è risultata strategica ed assolutamente vincente per tutte le società, perché ha fatto sì che si unissero società già tanto importanti, che si occupavano di settori tanto diversi.
Anche Arrigo Sacchi, uno dei più importanti allenatori della nazionale di calcio italiana, ha deciso di legare la sua immagine ad un altro noto operatore del poker, ovvero BetClic, già sponsor ufficiale della nostra amata Juventus. Le parole poker e calcio, sembrano legarsi sempre più ultimamente, e “l’accoppiata” non può essere che vincente.
E mentre le partnership tra squadre di calcio ed operatori del poker continuano ad aumentare, i giocatori, che la domenica cercano di fare goal allo stadio, durante la settimana (oltre agli allenamenti, certo!) non disdegnano una partita a poker, magari nella variante più popolare del momento, quella del Texas Hold’em.
In Inghilterra, nel 2006, durante lo svolgimento dei Mondiali, successe infatti qualcosa di molto curioso: Sven-Göran Eriksson, l’allenatore della nazionale inglese, non potendo vietare ai suoi calciatori di trascorrere il tempo libero a giocare a poker, gli fissò un massimo di 300 sterline da puntare per ogni partita di poker! Eriksson riuscì addirittura a far da controllore ai suoi ragazzi, facendosi dare un deposito di 300 sterline da ognuno prima di distribuire le chips, cosicchè alla fine il vincitore del tavolo ricevesse la somma totale.
Nel nostro paese, i calciatori che giocano a poker sono davvero tantissimi, ed oltre al capitano della Roma Francesco Totti (che è anche apparso ai tavoli da gioco televisivi in un torneo di beneficenza), c’è Christian Vieri, l’ex attaccante dell’Inter (ma anche della Juve, della Lazio e di molte altre squadre), che ha deciso di dedicarsi al poker.
Grande appassionato del Texas Hold’em, Vieri, oltre ai tornei di beneficenza ha voluto provare a fare di più, andando fino negli Stati Uniti d’America, per prendere parte alle World Series of Poker dello scorso anno. L’attaccante si stà dedicando molto a questa sua passione, tanto che vorrebbe diventare un giocatore professionista!
Vieri, dovrebbe forse prender esempio da un altro attaccante, un ex calciatore irlandese di nome Tony Cascarino. Finita la carriera di sportivo, Cascarino è diventato un giocatore di poker professionista, prendendo parte a “Celebrity Poker Club” (una serie televisiva sul poker), e arrivando due volte al tavolo finale del Grosvenor UK Poker Tour (GUKPT) Grand Final, prima nel 2008, e poi nel 2009 in cui divenne campione con 168.800 sterline vinte.
Chissà se anche Vieri riuscirà a fare tanto, oppure arriverà qualche altro calciatore a conquistare i tavoli verdi più importanti! Di certo, non mancheranno personaggi sportivi che vorranno dedicarsi al poker…

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