sabato 27 febbraio 2010

Anche il Napoli gioca a Poker

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Continuano a legarsi sempre di più le immagini dei calciatori, con quelle dei tavoli verdi e dell’amato poker.Tra le ultime occasioni che abbiamo avuto di vedere queste due discipline unite, vi è di certo una nota pubblicità televisiva che va in onda da qualche giorno.

Un divertente spot di Premium Calcio, in onda sulle reti Mediaset, ci fa vedere cinque grandi giocatori di calcio, seduti al tavolo verde. Si tratta di Fabio Quagliarella (attaccante del Napoli e della Nazionale italiana), Ezequiel Lavezzi (calciatore argentino, anch’egli attaccante del Napoli e della Nazionale del suo paese), Marek Hamsik (calciatore slovacco, centrocampista del Napoli e capitano della Nazionale slovacca), Morgan De Sanctis (calciatore italiano, portiere del Napoli e della Nazionale italiana), e Paolo Cannavaro (difensore del Napoli).

Tutti, nella scena di questa pubblicità, sono impegnati in una mano di poker, e rilanciano giocandosi le partite del Napoli, della Champions League, dell’Europa League ed anche di altre squadre. Nella conclusione dello spot, che dura 30 secondi circa, Paolo Cannavaro vince sugli avversari.

La pubblicità, indifferentemente dallo scopo promozionale, è piaciuta a tutti ed in particolar modo ai tifosi del Napoli, che hanno visto i più significativi rappresentanti della squadra di calcio, sedersi ad un tavolo da poker e divertirsi a giocare.

Tutto ciò, sicuramente chi ha ideato e creato questo spot lo sapeva, tanto da puntare all’unione del calcio con il fenomeno del momento, il poker (ed in particolare il poker Texas Hold’em).

Sono molti i calciatori che quest’esperienza l’hanno vissuta davvero, e non solo per finzione televisiva. Nel nostro paese, il primo in assoluto (di cui si hanno notizie ufficiali) sembra esser stato Christian Vieri, che nell’Aprile del 2009, partecipò addirittura all’European Poker Tour di Sanremo, il circuito di poker Texas Hold’em, organizzato da Pokerstars.it.

In più di un’occasione però, l’attaccante fu visto ai tavoli verdi in compagnia di alcuni compagni di squadra, perché a quanto pare, sin dall’inizio, dai primi tempi in cui arrivava la novità del poker Texas Hold’em, questa disciplina è stata subito apprezzata e seguita dai calciatori che l’anno provata.

Addirittura, in un’intervista che Vieri rilasciò all’amico Fabio Bianchi della Gazzetta dello Sport, il calciatore dichiarò che nel suo futuro, dopo il calcio, c’era un’auspicata carriera da giocatore di poker professionista.

Che i giocatori del Napoli, dopo aver girato lo spot al tavolo verde, vogliano anche loro diventare degli assi di un altro sport, che invece della palla si gioca con le carte? Questo non è possibile saperlo, ma è probabile che anche Cannavaro, Quagliarella, Lavezzi, Hamsik e De Sanctis non si tirino indietro davanti ad una partita a poker, perché ancora lo si deve trovare, un calciatore che non ami anche il poker!

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venerdì 26 febbraio 2010

Le pagelle di Juve - Ajax. E ora rotta sul Fulham!

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Manninger 5
Pensare di dover stare un mese senza Buffon e i primi 15 minuti di ieri sera sono solo il prologo, abbiamo gli incubi già da adesso. Ma non bisogna dimenticare l’affidabilità che il ragazzo austriaco ha dimostrato in questi anni. Forza Alex, togliamo questa ruggine

Grygera 6,5
Ancora una buona gara. Sembra essere molto più partecipe e stimolato. Forse sa che deve sfruttare le sue capacità ora che Caceres è assente. Si dimostra preciso e accorto nel chiudere bene gli esterni d’attacco olandesi. E’ molto bravo, nel finale, a chiudere due diagonali pericolosissime che avrebbero riaperto la partita e ci avrebbero consegnato 5 minuti più recupero di fuoco. Noi tifosi gli dobbiamo qualche coronaria salvata per altri tempi.

Legrottaglie 6,5
Pantelic non è un cliente facile, ma il “Duca” di questi tempi non è un difensore facile da saltare. Dopo un po’ gli prende le misure e gli mette il bavaglio. Sfiora il gol con un colpo di testa salvato sulla linea.

Chiellini 6,5
La sua condizione dopo qualche partita opaca sembra crescere e pian piano ci auguriamo torni quella di un mesetto fa. Sfiora anche lui il gol di testa (tocca lui o Legrottaglie), anche il suo salvato sulla linea.

De Ceglie 6,5
Paolino da Aosta si conferma. Il fatto che Zac punti su di lui sembra avergli dato maggiore confidenza e fiducia con il ruolo che, un po’ tutti, consideravamo troppo “basso” per un esterno che spinge come lui. E invece si fa apprezzare, oltre che per la solita spinta (un paio di cross interessanti, ma la media con quelli sbagliati va migliorata) anche per un paio di buone diagonali difensivo.

Sissoko 7
Riccolo Momone in versione Piovra nera. L’avevamo visto giù, in calo di condizione, in ritardo sui palloni, senza uno dei suoi dirompenti break a centrocampo. Felici che il Momo ci abbia subito smentito ieri. Determinato, presente e volitivo, colpisce anche un palo di testa. E ora sotto con il Palermo, per un salto di qualità.

Felipe Melo 5,5
Il buon Melo di queste ultime partite lascia spazio ad un Melo un po’ stanco, e appena sufficiente. Stupido nel farsi ammonire per proteste su un fallo a nostro favore. Ovviamente, era anche diffidato, quindi salterà l’andata con il Fulham. Sono cose che non dovrebbero accadere, soprattutto in un momento di giocatori “contati” a centrocampo. Mezzo voto in meno per questo

Marchisio 6
Bravino ma non l’eccelso Claudio che abbiamo ammirato a bocca aperta fino alla perla contro l’Inter. Dalla sua ha comunque l’impegno, alcune buone iniziative e, soprattutto, minuti e minuti messi ancora nelle gambe per raggiungere la migliore condizione.

Diego 5
Non è un voto esclusivamente alla prestazione, che di suo è stata sufficiente ma non certo eccelsa. Il voto è alla reazione alla sostituzione. Siamo per principio contrari a questo tipo di manifestazione. E’ giusto essere dispiaciuti per la situazione; meno mostrarlo in modo palese con quella camminata lenta, ingiusto verso chi entra e verso l’allenatore. Soprattutto in un momento in cui, la squadra, si sta ricompattando anche sotto il profilo del gruppo. Dai Diego…domenica fatti perdonare…

Amauri sv
Incrociamo le dita…Sperando che la sindrome di Vinovo sia meno “grave” del previsto…

Del Piero 6,5
Mobile e voglioso come l’Alex degli ultimi tempi. Subisce falli, fa salire la squadra e ci prova su punizione. Un paio di scambi con Trezeguet potevano andare meglio. Non è certo l’intesa che manca ai due, ma solo ritrovarsi insieme. Appuntamento con il gol numero 300 rinviato.

Trezeguet 5,5
Mezzo voto in più rispetto alla sua prestazione per una serie di attenuanti. Entra a freddo, torna dall’infortunio, è praticamente alla prima partita con Zac in panchina e riceve pochissimi palloni giocabili. Ma se domenica Amauri non ce la fa, servirà un altro Trezeguet.

Camoranesi sv
Candreva sv

All. Zaccheroni 6,5
Massimizza il risultato dell’andata ottenendo la qualificazione. Sistema la difesa a 4 per contrastare gli esterni alti dell’Ajax ed ha ragione. Con il Palermo servirà sicuramente una Juve migliore, ma per una volta accontentiamoci del “fine” raggiunto anche se il “mezzo” non ci ha entusiasmato.

L'angolo rosa: "Un calcio a misura di bambino"

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Oggi apriamo la rubrica "L'angolo rosa". Questo spazio, libero, com'è libera la nostra radio, ospiterà gli articoli delle nostre utenti dalla penna "rosa", che affronteranno, alle volte con la delicatezza e la sensibilità tipicamente femminile, altre con la competenza della passione, vari argomenti che riguardano il calcio e la nostra amata Juve. Scriveteci e i pezzi più belli saranno pubblicati!.

La combriccola romana


Stavo facendo una ricerca su google ed ho cliccato la parola violenza, per intera, e sapete il risultato della ricerca??? Mi si sono aperte fondamentalmente 2 grosse voci violenza sulle donne e violenza negli stadi. La “violenza”, che brutta parola e ancor più brutta è quando viene associata ad alcuni tifosi, e ahimè il calcio di episodi di violenza ne è tristemente protagonista. Su questo argomento, oggi, vorrei aprire una piccola finestra… ne vorrei parlare ai tifosi di una delle squadre di calcio, più famose al mondo.

Il calcio è uno sport di gruppo uno sport che dovrebbe essere aggregante, non il contrario. A tale proposito ho letto una bella frase, sul sito di tuttipazzixlajuve, che è la seguente:” La juve siamo noi tifosi” ed è vero, ma questo concetto vale sia nel bene che nel male e tutte quelle oscenità come bestemmiare allo stadio, menarsi, incitare cori razzisti darsi fuoco addirittura …uccidere non sono un esempio di aggregazione positiva quale dovrebbe essere uno sport e in particolare il calcio.

Io ho un figlio,di 7 anni, e se dovessi portarlo allo stadio, sicuramente m’informerei prima se la partita è tranquilla, mi cautelerei scegliendo dei posti tranquilli e via di lì e lui come vivrebbe questo??? Tranquillamente?? Ma è giusto???

Lancerei un’idea, affinchè i tifosi di una delle squadre più antiche e famose al mondo lancino un monito di sport sano, di sana goliardia e sana tifoseria?

Perché non iniziamo a ridare dignità ad uno sport così bello come il calcio???

Tiziana

EDDAJEEEEE!

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Pare che er gelo

E la tristezza della sera

Se siano decisi pe’ davero

A lascià ariva’ ‘no spirajo de primavera…

Sembrava che la tempesta

Nun dovesse da passa’

E invece la festa

‘sta solo a comincia’!

Li vedi come giocheno

Come spingheno e danno er core,

fanno de tutto pe’ sto grande amore!

E allora avanti in Coppa!

Fateve vale’ benedetti ragazzi!

E siccome che la fame de vince non è mai troppa

Sta’ ‘n campana Europa che mo’ so’ cazzi!


PIERPAOLO PUPO

giovedì 25 febbraio 2010

Errare humanum est...Concentrati sull'obiettivo ottavi di finale

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Impegno europeo stasera per la Juventus. Alle ore 21,05 all’Olimpico di Torino va in scena la partita di ritorno dei sedicesimi di finale dell’Europa League. La Juventus parte dal 2-1 esterno dell’andata, firmato da Amauri, e si gioca l’accesso agli ottavi di finale della competizione europea. La compagine bianconera ha quindi due risultati su tre a disposizione ma deve comunque stare attenta alla verve dei giovani lancieri. Anche con il Bayern Monaco, i torinesi avevano due risultati utili su 3 e sappiamo tutti com’è andata a finire. Occorrerà quindi la massima attenzione e concentrazione per centrare l’obiettivo del passaggio del turno. Ed è per questo che Zaccheroni ha intenzione di presentare la migliore squadra disponibile, puntando sul 4-3-1-2. Considerato il 46esimo infortunio stagionale, Buffon lascerà il posto a Manniger, chiamato a scaldare i muscoli anche in vista del difficile impegno contro il Palermo domenica sera. In panchina ci sarà invece il Primavera Pinsoglio visto che anche il terzo portiere Chimenti è out per infortunio. In difesa sulle fasce dovrebbero giocare Grygera (autore di buone prove ultimamente) e De Ceglie, che sembra ormai aver scalzato nelle gerarchie di sinistra il nazionale Fabio Grosso. Al centro della difesa, confermato Chiellini, sarà ballottaggio tra Legrottaglie e Cannavaro, con il nazionale azzurro stavolta favorito. Nel centrocampo a 3, Zaccheroni si affida ai suoi titolari. Felipe Melo centrale sarà coadiuvato da Marchisio (squalificato domenica, giocherà quindi tutto il match) e Sissoko, con l’alternativa Candreva per dare un po’ di respiro al Momo affaticato di questi tempi. Ma la carta Candreva potrà essere eventualmente anche utilizzata in un’eventuale staffetta con Diego che giocherà a ridosso delle due punte che saranno ancora Amauri e Del Piero, con Trezeguet pronto ad entrare per mettere un po’ di minutaggio nelle gambe dopo l’infortunio. Ci sarà spazio nella ripresa, probabilmente, anche a Camoranesi, per consentire anche all’italo argentino di riacquistare la forma perduta. Gli olandesi si presenteranno invece sul terreno dell’Olimpico in formazione rimaneggiata. Peserà soprattutto l’assenza per squalifica del loro miglior giocatore, l’attaccante uruguayano Suarez, corteggiato anche dalla Juve in vista del prossimo mercato estivo. Martin Jol schiererà l’Ajax con il loro classico 4-3-3. Al posto di Suarez ci sarà il rientro del temibile attaccante serbo Marko Pantelic, già 6 gol in 11 partite quest’anno, vecchio bucaniere delle aree di rigore. Ai suoi lati, giostreranno Sulejimani, in gol all’andata, e uno tra Emanuelsson e Rommendhal, con l’olandese favorito. A centrocampo, ritorna il forte camerunense Enoh, che sarà affiancato dall’ottimo regista De Zeeuw e dal promettentissimo Siem De Jong, autore di un’ottima partita all’andata. In difesa, davanti al solito Stekelenburg, ci sarà l’osservato speciale di mercato Van der Wiel a destra, Vertoghen a sinistra e la coppia centrale titolare Oleguer – Alderweireld. Calcio d’inizio con orario “inedito”, ore 21,05.

Fino alla fine, forza Juventus. Prendiamoci questi ottavi.

mercoledì 24 febbraio 2010

Giletti:"Al posto di Giovinco me ne andrei dalla Juve!"

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Ciao Massimo e benvenuto ai microfoni di “Tutti pazzi per la Juve”. Cosa ne pensi del momento negativo da cui pare stiamo finalmente uscendo fuori?

“Anche io come tutti voi sono pazzo per la Juve ma soprattutto lucido per affrontare questi temi. Parlando ad esempio di ciò che è accaduto ultimamente alla Juventus in tema allenatori, devo dire che noi siamo abituati a vedere una Juve che con i vari mister aveva rapporti lunghi e poco conflittuali. Nell’ultimo periodo ne sono girati troppi e qualcosa che non torna c’è. Sul problema dirigenziale però dico che è facile criticare dall’esterno, bisogna viverle certe cose. Quest’estate la dirigenza aveva portato dei giocatori importanti ed erano tutti felici. Adesso se questi giocatori non rendono il problema non può essere solo loro, ed è un problema che non è semplice da superare. È chiaro che siamo stati abituati troppo bene con l’era della triade di Moggi e Giraudo, con successi fantastici, comprando grandi giocatori per poi rivenderne altri che erano all’apice del successo. L’Inter per arrivare dove è adesso ha venduto e ricomprato giocatori per anni senza vincere, non è facile dirigere una squadra di calcio, credo che i calciatori siano dei privilegiati che hanno troppo. Io è da loro che pretenderei di più.”

Però non trovi che abbiamo fatto un salto troppo grande? Dalla grandissima competenza di gente come Moggi a Blanc, che non viene certo dal mondo del calcio. Non pensi che magari per ripartire era giusto farlo da una via di mezzo, come ad esempio un Corvino o un Marotta?

“Non credo, e poi Corvino è stato per tanti anni un nemico di Moggi. Secco poi non viene dal nulla, è giovane ma lavorava già per la Juve. Si può dire che forse è troppo amico di tanti giocatori con cui aveva un rapporto diverso, ma in campo ci vanno i giocatori.”

Abbiamo sentito Moggi però dire che Secco, per il suo bene, dovrebbe tornare a fare il team manager.

“È chiaro che lui ha passato quello che ha passato, ed è normale che non può essere accomodante nei confronti della società che c’è adesso. Comunque io mi ricordo che tutti all’inizio dell’anno applaudivano questa dirigenza per la campagna acquisti che aveva fatto, ma se poi vedi Almiron che alla Juve non funzionava e al Bari si, significa che c’è qualcosa che non quadra anche dal punto di vista psicologico. Basti pensare anche a Diego, che faceva follie con la maglia del Werder Brema, anche contro squadre italiane, arriva alla Juventus parte bene e poi scompare. Quando vedi certe cose, non serve fare un corso a Coverciano per fare le scelte giuste, c’è qualcosa che non va mentalmente. La maglia della Juve addosso spesso è un peso troppo forte. Poi i momenti negativi li riconosci anche dalle piccole cose, come ad esempio Amauri, che se non gli dai i palloni giusti non segna. Per settimane non gli è mai arrivata la palla giusta con dei cross fatti bene. Anche lo stesso Felipe Melo all’inizio dell’anno faceva dribbling e altro, adesso sbaglia le cose più incredibili facendo spesso partire i contropiedi avversari. Poi ci sono delle amnesie incredibili in difesa, però ritengo che non si può criticare sempre tutto”

Da esperto comunicatore quale sei, cosa ne pensi di Mourinho e dei suoi piccoli scandali che gli piace sempre creare?

“Storicamente l’Inter sa che la Juventus è un obiettivo da sconfiggere e cancellare. Sappiamo ad esempio come sono nate le intercettazioni da cui è scaturita Calciopoli, da dove arrivavano e chi le aveva in mano. La Juve è il vero nemico dell’Inter, ma questo è un discorso lungo e complicato. Se durante Calciopoli fossero state fatte le intercettazioni anche all’interno dell’ambiente Inter o Milan, chissà quante cose uscivano, è stata chiaramente una cosa mirata. In tutto questo trambusto non scordiamoci quello che è successo con Vieri, c’è un processo, che era stato pedinato non certo dai magistrati, ma da un servizio che lavorava per qualcuno. Più distruggi la Juve e più la affondi, anche se sei primo in classifica. Ma adesso basta pensare del passato, voglio una squadra che combatte e che in campo tiri fuori sempre gli attributi.”

La Juventus dovrebbe sempre essere quella squadra che non deve mollare fino alla fine…

“Si. E poi voglio parlare anche di un'altra cosa: sono amareggiato anche dai tanti violenti che ci sono allo stadio, perchè non tutti i tifosi lo sono, ma c’è modo e modo per attaccare la società. La società non è cosi che va contestata, e tra l’altro a mio parere la squadra va sempre sostenuta, soprattutto adesso che c’è stato un momento di difficoltà. Magari ci si può incavolare in modi civili a Vinovo, ma allo stadio il tifo deve essere vicino alla squadra.”

Però bisogna dire che ultimamente il tifo allo stadio è stato per la squadra, le contestazioni che si sono viste sono state tutte fatte contro la dirigenza.

“Non so, a me piace vedere quegli stadi pieni e che fanno del tifo una cosa bellissima come si vede all’estero. Ne abbiamo avuto un esempio giovedì scorso ad Amsterdam, la squadra di casa perde ma i tifosi applaudono lo stesso e non fanno gli incivili, quella è la cultura di sport. Ma c’è chi va allo stadio per fare violenza, e bisogna avere il coraggio di dirle queste cose. Poi non mi interessa se mi minacciano allo stadio come è già successo, perchè io credo che questa gente deve andare via dagli stadi, se no non supereremo mai il problema della violenza. E lo dice uno che è stato per anni in curva con gli ultras, che è un termine che non è sinonimo di “violento”.

Cosa ne pensi di Giovinco e del fatto che neanche con Zaccheroni riesce a trovare spazio?

“Se fossi in lui me ne andrei dalla Juve. E’ meglio se fa vedere le sue qualità altrove, perché a parte problema dell’infortunio che ha avuto, se non riesce a giocare nemmeno quando gli altri giocatori non sono al top rischia di essere un danno per lui che ha talento….”

"A Torino occhio a Pantelic..."

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La redazione di "Tutti pazzi per la Juve" ha intervistato nuovamente FEDERICO CASOTTI, voce di SPORTITALIA e grandissimo esperto del calcio olandese.

Ciao Federico e grazie per essere con noi anche questa settimana. Siamo contenti il collegamento con te della scorsa settimana ha portato bene. Da grande esperto, che partita hai visto giovedì?

“Devo dire che l'assenza di Pantelic nell’Ajax ha costretto il mister Martin Jol ad un modulo alla Spalletti dei tempi della Roma visto che non aveva centravanti di ruolo, basti pensare a Suarez che non ha giocato da seconda punta. E’ una squadra che giovedì ha dato pochi punti di riferimento, e le conclusioni migliori le ha fatte De Jong che è il giocatore più discontinuo della squadra. La Juventus ha fatto valere la qualità della rosa e la maggior esperienza internazionale. Bravo l’Ajax nell’ultima mezzora a giocare con due giovanissimi, ma la Juve cosi non la bracchi di certo.”

Nel primo tempo la velocità dell’Ajax è stata schiacciante, come tu ci avevi predetto, ma è anche vero che una squadra come la Juventus non può prendere un gol del genere, su un contropiede dopo una propria punizione al limite dell’area avversaria.

“Sul discorso del gol difatti Zebina, il maggior colpevole, è uscito poco dopo perchè non era in partita, e poi su quell’azione c’erano troppi juventini vicino alla loro area di rigore. Per quanto riguarda la velocità, per me, Zaccheroni è stato intelligente a non aver schierato la difesa a tre, perchè i pericoli arrivavano con grande dinamismo dagli esterni e ne avrebbero sofferto troppo. Probabilmente non avrebbe vinto la Juve.”

Importante è stata la prestazione di Del Piero.


“Mi è piaciuto moltissimo, ha ritrovato un passo europeo. L’impressione è che l’aria internazionale lo abbia rigenerato, come anche l’idea di affrontare l’Ajax, che gli evoca grandi ricordi. Poi come ambiente l’Ajax lo considera molto per tutte le volte che la hanno affrontato in amichevole o in grandi occasioni di coppa. Adesso anche se non può più garantire un enorme continuità, è stato l’elemento determinante in questa gara, con la sua esperienza e il suo carisma.”

Ci avevi detto che Van der Wiel avrebbe fatto una grande partita e così è stato, interessante e veloce questo terzino. Dopo la tua segnalazione si sono scatenati tutti gli operatori di mercato....

“E’ vero, ma mi aspettavo qualcosa di più anche da Vertonghen, l'altro giocatore che vi ho "sponsorizzato"....”

Il secondo tempo è stato totalmente diverso dal primo, dove anche se la Juve ha fatto bene, la differenza dei tiri in porta è stata netta e superiore per la squadra olandese. Forse i bianconeri hanno sofferto troppo?

“È sicuramente una squadra che conclude molto, basti pensare a Suarez che è il giocatore che ha tirato di più in tutta la competizione, e che fortunatamente non giocherà la sfida di ritorno. Ma occhio a Pantelic, che smista il gioco in avanti. Prevedo un tridente dove ci saranno sicuramente Sulejmani e Rommedahl, ma penso che l'esito della gara dipenda solo dalla Juve.”

Quanto era importante giocare senza pensieri, sbloccandosi mentalmente?

"Facendo un esempio, era palese ad esempio che uno come Amauri doveva rendere di più e che con i cross giusti sarebbe stato decisivo con i suoi colpi di testa. Avevo visto pochi palloni giocabili di testa nelle ultime gare e finalmente adesso pare che la situazione stia migliorando, visto che è un giocatore che su tre cross precisi ha fatto tre gol. Dipende tutto dalla Juventus."

Un pronostico?

"Credo che la Juventus può vincere anche la gara di ritorno."

martedì 23 febbraio 2010

"Quel pranzo tra Lippi e Blanc....."

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Le dichiarazioni rilasciate da Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, ospite di Giancarla Tenivella a "Serata Juve", interpellato dalla nostra redazione.

Ciao Michele. Sostituito Ferrara, accantonati Grosso e Cannavaro la Juventus è tornata a vincere. Solo un caso? Non sarebbe stato meglio se Lippi avesse continuato a fare solo l'allenatore?

“No, non credo sia solo un caso che in questo momento la Juve abbia ripreso a vincere lasciando fuori due giocatori come Grosso e Cannavaro che non attraversavano un momento di forma brillante. Credo però che sopratutto Grosso potrà contribuire e tornare a dare un apporto importante a questa squadra. Di sicuro, in questo momento, è stata una scelta azzeccata quella di lasciarli fuori”

Secondo te qualcuno della dirigenza sta un po' rimpiangendo quel famoso pranzo tra Lippi e Blanc dello scorso anno che ha destabilizzato un po' l'ambiente e che ha portato poi all'esonero improvviso di Ranieri?


"Credo proprio di sì. Perchè se è vero che sono stati dati dei consigli, di certo non si sono rivelati azzeccati. Anzi…."

E' Mexes la scelta dei nostri utenti!

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Philippe Mexes. È questo il risultato del sondaggio sul nostro sito “Tutti pazzi per la Juve”. È questo secondo i nostri utenti il rinforzo immediato e principale di cui ha bisogno la Juve, tra i nomi accostati in questa settimana alla compagine torinese. Il centrale francese ha preceduto di qualche punto l’esterno peruviano Vargas della Fiorentina. È quindi la difesa, secondo i nostri utenti, ad essere il primo reparto ad avere necessità di intervento sul mercato prossimo. Mexes, 28 anni a marzo, fu già vicino alla Juventus nel 2004, quando la Roma, con una manovra controversa, riuscì a strapparlo al suo club d’origine, l’Auxerre, con il quale era a scadenza di contratto. La firma del contratto, avvenuta al di fuori dei termini regolamentari, fu sanzionata con il pagamento di 8 milioni per la clausola rescissoria e 2 sessioni di mercato bloccate. In questi 6 anni, il centrale francese è cresciuto in modo esponenziale. Dopo le normali difficoltà di ambientamento, ha iniziato pian piano ad inserirsi nel campionato italiano, diventando uno dei migliori centrali di difesa pur incappando, a volte, in giornate negative. Mexes è infatti un giocatore capace di dividere l’opinione pubblica sul suo conto. Ben visto da Spalletti, con il quale è sempre stato titolare, non ha mai incantato il CT della nazionale francese, Domenech e nemmeno Ranieri. Il motivo per il quale il tecnico di Testaccio gli preferisce Burdisso è anche un altro: Mexes va in scadenza di contratto nel 2011. La Roma tende quindi a valorizzare i giocatori che ha in rosa e sui quali conta per il prossimo anno, primo tra tutti Burdisso. È innegabile però che Mexes, nonostante alcuni problemi, possa esser considerato nel pieno della sua maturazione calcistica. Centrale difensivo forte fisicamente, veloce (ma non velocissimo) nonostante la stazza, discreto nell’impostazione dell’azione, potrebbe essere il giusto completamento della difesa bianconera con Giorgio Chiellini. Un investimento per l’immediato e anche per il futuro per puntellare una difesa avanti negli anni, soprattutto nella zona centrale, che necessita di un inserimento d’esperienza internazionale e di spessore. È di oggi poi la notizia di un possibile avvenuto incontro tra tra la dirigenza juventina e quella romanista. La Roma parte da una valutazione, 16 milioni, ritenuta “alta” dalla dirigenza bianconera, considerando la data di scadenza del contratto del centrale francese. Questo significa che a partire dal prossimo gennaio il francese si può liberare a costo zero. La Juventus, facendo leva sulla voglia di essere titolare del giocatore, e sull’inserimento nella trattativa della comproprietà del giovane Marrone oppure del prestito di Giovinco alla Sampdoria che poi, eventualmente, lascerebbe partire in modo meno traumatico il capitano Palombo verso Roma. Staremo a vedere. L’unica certezza è che la Juve deve e vuole intervenire sul mercato per rinforzare la difesa e anche tutti i nostri utenti sono convinti di questa scelta.

"Blanc torna al Tour de France!"

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"Tutti pazzi per la Juve" questa settimana ha avuto il grande piacere di ospitare il popolarissimo comico Beppe Braida, grandissimo tifoso bianconero.


Ciao Beppe, è un piacere averti qui con noi. Intanto prima di parlare della Juve ti volevamo punzecchiare su altri argomenti. Volevamo sapere ad esempio se hai ricordi dell’ultima Champions vinta dall’Inter e se hai paura che questa nuova Juventus possa avvicinarsi allo stile interista…

“Non ricordo l’ultima volta che vinsero la Coppa dei Campioni perché l’essere umano doveva ancora essere concepito. Ma adesso sono sinceramente più preoccupato per le nostre sorti. Non so se siamo diventati come l’Inter ma se continuiamo con troppi risultati negativi rischiamo di tornare a giocare il derby con il Toro, ma in serie B....”

Se il famoso inviato dei tuoi sketch Mingozzi facesse un collegamento da Arcore dopo la voce che ha accostato Galliani alla Juventus, cosa ci racconterebbe?

“Vedrebbe delle cose irreali come d'altronde sarebbe la presenza di Galliani alla Juve, anche se devo dire che visto gli attuali dirigenti bianconeri, ben venga anche uno come lui. Sicuramente sarebbe scandaloso, ma io penso a noi, per cui farei venire chiunque pur di risollevare la situazione.”

La tifoseria in curva canta “Blanc devi tornare al tour de France”. Condividi questo coro?

“Assolutamente si ed ora che lo conosco lo canterò anche io. Sono molto d’accordo perchè come sempre sostengo che ognuno deve fare il proprio lavoro, peccato che Blanc non sia capace di fare il presidente della Juventus. Lo dico per eccesso di amore nei confronti della Juve, perché io non sono uno juventino, sono un gobbo, che significa essere molto più che un semplice tifoso. Quindi parlo animato da un grande amore, questa dirigenza non è all’altezza della nostra storia.”

In redazione è arrivata voce che i tifosi vogliono farti responsabile di tutto ciò che riguarda la comunicazione alla Juventus, perché almeno tu faresti ridere in maniera sana e non come fa l'attualedirigenza.

“Io accetto volentieri e ringrazio i tifosi. Sarò allo stadio anche giovedì prossimo per la sfida di ritorno con l’Ajax e accolgo con piacere la loro proposta. E’ da tempi non sospetti che dico che Blanc non c’entra nulla con noi, anche quando in molti ancora non lo avevano notato.”

Potresti assumere Blanc al posto di Mingozzi?

“No, perchè Blanc è troppo serio, sembra un rappresentate di un agenzia di pompe funebri!”

Secco invece dove lo collocheresti?

“In un isola deserta a meditare sul suo ruolo, visti i tanti bidoni che ha acquistato in questi anni.”

Ma dopo queste tue dichiarazioni sei sicuro di andare allo stadio giovedì?

“Sicuramente si, io amo questa squadra e la vorrei vedere in un'altra situazione, per competere ad esempio in altre coppe che non sia l’Europa League.”

Viste le recenti vittorie con Genoa, Ajax e Bologna, secondo te avremo un po’ di continuità o torneremo presto a soffrire?

“Non lo so, di sicuro mi sono stufato degli sms che mi mandano i miei amici interisti, mi spiace averli ma d'altronde o li faccio fuori o me li tengo, ma l’amicizia credo sia una cosa importante e preferisco tenermeli. Spesso si parla di intercettazioni, e allora propongo di intercettare una dirigenza all’altezza. E poi mi stupisco molto di questo totale menefreghismo della proprietà, che non interviene in questa situazione.”

E di Mourinho invece, cosa ne pensi?

“Ha capito benissimo in che mondo viviamo, fa marketing, attira l’attenzione su di se, e visto che è un uomo che attira, noi avremmo bisogno di gente come lui e non certo delle persone che sono adesso alla Juventus che sono un inno alla tristezza.”

L’operazione simpatia è fallita, come tutto il nuovo progetto?

“Io rispetto Bettega per il suo passato fantastico alla Juve e non posso dire nulla contro di lui, ma dire che Blanc sia compatibile con un operazione simpatia è come dire che una ballerina di lap dance è compatibile col Vaticano.”

Sul forum J1897network scrivono che se il Milan ha Ariedo Braida, loro vogliono Beppe Braida alla Juve!

“Ringrazio tutti. Io la prima cosa che farei è aprire il portafogli per la Juve, tanto mica sono soldi miei. Gli attuali dirigenti ce l’hanno avuta la possibilità ma l’hanno sfruttata male. Per acquistare poi dei giocatori che non sono forti neanche al Subbuteo, come Poulsen, Tiago e Almiron, calciatori che non sono altezza della Juventus. In società serve gente competente.”

In che modo interverresti per risollevare le sorti della Juventus?

“Io pur di risolvere questa situazione interverrei davvero in modo deciso. Noi stiamo lavorando su uno stadio di nostra proprietà, cosa molto intelligente, ma c’è un piccolo fatto che forse non gli è chiaro. A questa dirigenza l’hanno detto che se questa squadra non vince, allo stadio non ci andrà più nessuno? Non possiamo prenderci ancora quindici anni di riflessione, con la squadra che abbiamo dobbiamo intervenire in maniera repentina. Quando si parlava di Benitez ho sentito un brivido di gioia, che si è subito placato quando ho iniziato a sentire voci su un possibile rinnovo di un anno per Zaccheroni. mi spaventano queste cose.”

Cosa ne pensi di Zaccheroni?

“Che se riesce ad aiutare veramente la Juventus compirebbe un miracolo. Però vorrei anche schierarmi dalla parte di Ciro Ferrara, perché la società probabilmente voleva avere l’effetto Guardiola visto la giovane età, ma dobbiamo anche dire che non hanno costruito a dovere una squadra competitiva come il Barcellona. Se quello doveva essere l’effetto Guardiola, se la sono giocata male. Io comunque continuo a ringraziare Ciro per il suo lavoro, ma cambiamo i dirigenti!”

Ancora oggi, dopo tutto ciò che ha fatto per la Juventus, in tanti non colgono l’occasione per rompere le scatole a Del Piero? Cosa ne pensi del nostro capitano?

“Nei confronti del nostro capitano non posso dire niente di negativo, è un uomo che rappresenta la Juve e tutto ciò che abbiamo fatto anche in passato. Gli dobbiamo il massimo del rispetto. Anche quando scherzando eccedo con le critiche contro la dirigenza io lo faccio da tifoso arrabbiato, ma se parlo di Alex dico invece che non si tocca perchè è la nostra bandiera. La tifoseria che ci sta ascoltando mi vuole in curva? Ringrazio per l’invito simpatico che mi stanno facendo e per il loro appoggio. Non vedo l’ora di cantare in curva con loro il coro"Blanc torna al Tour de France"!! Comunque anche io sono pazzo per la Juve e potrei far parte del vostro gruppo. Alla prossima ragazzi!!”

Brio: "Il cambio con Zaccheroni ha portato la scossa che serviva"

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Questa settimana "Tutti pazzi per la Juve" ha intervistato Sergio Brio, indimenticato “stopper” della Juventus dal 1978 al 1990.

Ciao Sergio e bentornato ai nostri microfoni. Come valuti la Juventus targata Zaccheroni?
"Credo che rispetto alla gestione Ferrara un miglioramento ci sia stato anche perché mi sembra che adesso si giochi in un modo che valorizza maggiormente le doti dei giocatori. Per esempio Amauri adesso ha la possibilità di essere servito dalle fasce sfruttando quindi le sue doti aeree mentre prima questo non avveniva. Poi bisogna dire che Del Piero con i suoi lampi di genio sta dando un grandissimo contributo alla squadra in questo momento. Mi è piaciuto anche l’innesto di un giovane come De Ceglie che sta facendo molto bene sulla fascia sinistra al posto di un deludente Grosso. Zaccheroni ha sicuramente dato un gioco alla squadra e considerando i prossimi rientri di giocatori importanti come Camoranesi, Trezeguet e Iaquinta, penso che si possa continuare a fare bene."

Sei quindi a favore di questo avvicendamento che c'è stato tra Ferrara e Zaccheroni sulla panchina bianconera?
"In linea di massima non sono mai favorevole ad un cambio di allenatore in corsa, però in questo caso penso sia stata la soluzione giusta sopratutto per modificare qualcosa all’interno del gruppo, anche perchè è ovvio che i giocatori non si possono cambiare, ma si può lavorare sulla loro mentalità e sul modo di preparare le partite e forse questa scossa è stata un bene. Si danno inoltre motivazioni ai giocatori che sono costretti ad impegnarsi per conquistare la fiducia del nuovo allenatore."

Da ex-difensore, cosa ne pensi di questi ripetuti cali di attenzione del reparto arretrato che molte volte hanno portato la Juve a subire gol in contropiede da un’azione di favore come una punizione sulla trequarti avversaria o da un calcio d’angolo?
"E’ una questione di equilibrio in campo e di organizzazione: probabilmente c’è disattenzione da parte degli uomini che rimangono fuori dall’azione di gioco e che magari si trovano fuori posizione. Sono comunque sicuro che Zaccheroni ha fatto notare questi errori di distrazione a chi li ha commessi."

E’ vero che prima dell’ufficializzazione di Zaccheroni, tra i possibili successori di Ferrara la dirigenza bianconera aveva pensato anche a te? Ci racconti come sono andate davvero le cose?
"Una sera, il primo a chiamarmi è stato Vittorio Oreggia di TuttoSport che mi dice: “Sei l’allenatore della Juve!”. Ho risposto subito di non prendermi in giro perché non eravamo ancora a carnevale anche se la data era vicina. E così il giornalista di Tuttosport mi ha riferito che a Torino circolava questa voce, ma ho subito smentito perché non c’era nulla di vero. Poi subito mi hanno chiamato altre quaranta persone, alle quali ho dovuto ribadire l’infondatezza della questione."

Cosa pensi di Mourinho in generale e dei suoi ripetuti attacchi alla Juventus?
"Mourinho è sicuramente un ottimo allenatore: i risultati sono dalla sua parte, ha vinto competizioni importanti, sa gestire la propria squadra e lo spogliatoio e da questo punto di vista non c’è nulla da eccepire. Per quanto riguarda invece il suo modo di relazionarsi con gli altri penso che fondamentalmente sia un maleducato che non ha rispetto per i colleghi e questo è il lato negativo di Mourinho. Dal lato tecnico è da apprezzare, dal lato umano no."

Che cosa pensi del gioco che esprimono le squadre allenate da Mourinho?
"Le squadre che ha allenato non hanno mai entusiasmato sotto il profilo del gioco: anche il Chelsea giocava come l’Inter di oggi e penso che non vedremo mai da Mourinho un grande gioco spumeggiante come avviene in altre squadre.Il Milan quando si mette a giocare la palla dimostra di essere superiore all’Inter sotto l’aspetto tecnico, del gioco, dei fraseggi. Il modo di giocare di Mourinho ricorda forse quello della mia Juve allenata da Trapattoni: se incontra difficoltà dal punto di vista del gioco perché magari l’avversario si chiude, vince la partita grazie alla potenza fisica."

Cos’è il progetto “Football Talent” al quale stai lavorando?
"E’ un progetto realizzato insieme a Graziani, Antognoni e Betty Vignotto che permetterà, a giovani aspiranti calciatori di età compresa tra i 12 ed i 25 anni, di essere da noi giudicati e selezionati attraverso il portale internet www.newfootballtalent.com. Gli aspiranti calciatori potranno caricare i propri video nel portale ed essere votati dalla community. I migliori potranno vincere un soggiorno a Villa Simius in Sardegna per effettuare un provino davanti ad osservatori di famose squadre di calcio italiane e straniere."

In bocca al lupo Sergio per questa nuova avventura e grazie per la tua disponibilità.
"Grazie a voi ed un saluto affettuoso a tutti gli Juventini."

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