mercoledì 10 febbraio 2010

Il binario morto. Rubrica semiseria su un annoso problema

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Il Binario morto è una rubrica splash che vuole analizzare in maniera ironica alcune lacune seriali della nostra squadra. E’ un modo come un altro per sorridere almeno un secondo in questo momento sportivamente difficile (eufemismo!) anche se, scorrendo la lista dei nomi…ci sarà poco da ridere, ripensandoci!. Il primo argomento che tratterò in questa rubrica è quello del terzino sinistro…uno dei due binari morti degli ultimi anni. Prendendo come riferimento solo gli ultimi 10 anni abbiamo vari pessimi interpreti del ruolo da citare. Partendo dal 1997, per dare il cambio a sua regolarità Pessotto (nato come terzino destro, riciclato a sinistra alla grande, quindi super partes nella rubrica!) arriva il buon Dimas, portoghese di passaporto ma portoghese anche e soprattutto nel senso di spettatore non pagante di tutte le partite alle quali ha partecipato. Di lui si ricorda un naso simile ad una frappa... e un certo equilibrio nelle prestazioni. Male in difesa e male quando attaccava. In questi di scarsa coerenza, avercene persone come lui che almeno aveva un unico modo di giocare. MALE. A dargli il cambio per sole 5 partite, (Dio sia Lodato) fu Cesar Pellegrin, arrivato insieme al Pantheron Zalayeta e attualmente caso irrisolto della rubrica "Chi l'ha visto". Scorrendo l'elenco delle squadre da lui girate, ci viene da pensare che Zoran Ban abbia avuto una carriera luminosa al suo cospetto! Andato male l’esperimento portoghese, per sostituire il sempre più stanco Pessottino, si decise di fare un duplice acquisto: duplice nel senso che due di loro non componevano mezzo terzino buono. Il fascino esotico del Brasile ci regalò Athirson, 5 presenze, e un legame indissolubile con uno Juve-Brescia che ci costò il titolo del 2000/2001. Il “nuovo Roberto Carlos”. Peccato che di Roberto Carlos non avesse né il sinistro e nemmeno il sorriso dato l’ammasso di ferro che c’aveva intorno. Paramatti…che dire di Paramatti…la mia memoria ha preferito rimuoverlo ma ogni volta che ascolto il remix del 5 maggio, il buon Michele è colui che tocca la palla per ultimo prima del fischio di Rodomonti. Mi è simpatico per questo. Mi si rivolta lo stomaco per il resto. Terzino che usava indifferentemente entrambi i piedi. Indifferentemente perché li usava male entrambi. Non ho mai capito se fosse destro o sinistro. Lo scudetto del 2002/2003 fece passare inosservata la presenza assenza di Moretti, che dopo ha fatto una discreta carriera nel Valencia, per poi passare al Genoa e giocare da centrale. Il che spiega perché come terzino da noi, abbia contato meno di Bonetti. Il binario morto prese vita l’anno successivo. Lo spostamento di Zambrotta sulla fascia sinistra fu un’invenzione di Lippi del quale ha beneficiato lo stesso mercenario, e ha per un certo periodo sospeso le adesioni spontanee alla mia rubrica. E la mia mente preferisce rimuovere i disertori. Ma con l’infausto 2006, il binario torna ad essere fantasma. Chiellini grazie al cielo e a Didì va centrale, ma la fascia sinistra diventa tremendamente campo di sgroppate, senza palla, di Federico Balzaretti. Ripulitosi dal peccato originale granata, bravissimo ragazzo e grande impegno, è quanto di più umanamente simile alla statua della libertà; infatti passava metà del suo tempo a mano alzata a chiedere scusa a tutti i suoi (disperati) compagni per i cross sbilenchi che ogni volta venivano raccolti nel fiume Dora. Quel periodo, Trezeguet cadde in depressione. Quando è andato via invece di avere la buonuscita ha dovuto rendere alla società una fornitura di palloni. Si è anche lamentato della cessione. Io gli avrei rigato la macchina con un segno che rappresentasse uno dei suoi cross. Cioè praticamente tutta l’auto circolarmente. E veniamo ai giorni nostri. All’uomo che ha portato 6 mesi una fasciatura alla mano per una semplice lussazione. All’uomo il cui rapporto kmh percorsi cross effettuati e uguale al rapporto del costo al barile con il costo della benzina in Italia...l’amico dei portieri per comode uscite, l’incubo dei raccattapalle, ormai pronti alla maratona di New York per raccogliere i palloni persi in giro… …il nostro Molinaro da Salerno, mio compaesano, che nella mia città ricordano ancora…anche se vorrebbero, anche loro, dimenticarlo!!! E anche lui, il motorino campano, finito nella città della Mercedes. Anche in questo periodo, Trezeguet ha vissuto una acuta fase depressiva. Ad alternarsi con lui, la speranza torinese Paolino De Ceglie. Grande falcata, grande speranza, grande incognita sul ruolo e poi discreta delusione. Amico e figlioccio di Nedved con il quale passava le vacanze sulla neve. Il ceco avrebbe dovuto impartirgli lezioni di passaggio, passando dall’hockey ghiaccio fino ad arrivare al calcio. Piede morbido come un tronco d’ebano, Paolino ha come unica attenuante, ormai in esaurimento (come noi) l’età. Un altro anno di tempo e poi l’update di questa rubrica lo vedrà pesantemente protagonista. E arriviamo all’ “idolo” dell’anno. L’uomo curriculum, l’uomo “di rendita”. Rendita non nel senso di rendimento, ma del senso di “campar di rendita” per quell’irripetibile mese del 2006. Del quale tutti, nostri dirigenti in primis, abbiamo sperato. L’uomo da due milioni di dollari (di stipendio) e dai due kmh orari, di velocità. Signori e signori Fabio Grosso. Ha giocato talmente male ogni partita (tranne Juve – Samp ma alla luce dei fatti, fu una coincidenza astrale fortunata) che il fatto che fosse titolare ogni santissima volta ha fatto pensare: a) è figlioccio del Generale Lippi e Soldato Ferrare esegue (nooooooo); b) è protetto dal Vescovo Aringarosa dell’Opus Dei. Perché abbiamo 6 mesi di sue “scorribande” ancora negli occhi. Tutti, dico tutti, abbiamo creduto di avere l’ennesimo problema con il digitale terrestre, pensando che fosse mandato in onda sempre il replay. Nossignori. Era Grosso che assaltava le fasce altri a velocità di crociera. E il nostro fegato sembra l’unica cosa di Grosso che abbiamo da quando il Fabio è qui. Barack…fai presto con queste staminali!

Questo è tutto alla prossima puntata!

E Forza Juve...sperando che l'unico che ci trovi molto poco da ridere in questi giorni, sarà il Genoa domenica...

PS Data la situazione....mi sa che la rubrica si estenderà al terzino destro! Se avete aneddoti, curiosità ed altro, mandatemele a papia81@aliceposta.it e sarete nella rubrica!



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