martedì 22 giugno 2010

Juve, basta illusioni. Ci vogliono i campioni

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La cicatrice di Farsopoli dopo gli avvenimenti del 2006 rimarrà sempre sulla pelle dei tifosi juventini. Ma dopo questa ferita, ancora aperta, vi è ancora un’altra che rischia di non chiudersi! Si tratta di ILLUSOPOLI, una sorta di presa in giro continua che attanaglia ogni vero sostenitore della Vecchia Signora. In ogni periodo dell’anno leggiamo di interessamenti, sentiamo parlare di trattative, di rinascite, di rivoluzioni (anzi di evoluzioni per dirla con le parole di Marotta). “Tu chiamale ILLUSIONI se vuoi!” sarebbe una semi-citazione molto adatta in questa circostanza.

Da quattro anni a questa parte ogni big vicino alla Juventus si dissolve più velocemente della neve al sole: è accaduto con Xabi Alonso, si è ripetuto con Benitez, per concludere con Ribery.

Il problema non è tanto il campione che sfuma: può succedere, non tutte le trattative possono andare a buon fine! Il problema invece è dato dagli eventuali sostituti che saranno scelti, cioè coloro verso cui la società ripiegherà, perchè finora solo di ripieghi si è trattato. La Vecchia Juventus è stata capace di passare da Xabi a Poulsen in maniera completamente indolore, ha preferito “il meglio sulla piazza” (cit. Alessio Secco su Felipe Melo) a un giocatore più funzionale al progetto (tipo D’Agostino) e ha deciso di smantellare il progetto Ranieriano per far posto a un brasiliano che poteva fare la differenza, ma che non l’ha fatta... La Nuova Juventus, invece, ha saputo dire no senza rammarico all’arrivo di Rafa Benitez affidando la panchina al “mago” Gigi Delneri e ha scelto sapientemente di rinunciare a Ribery o Robben in luogo di un giocatore richiestissimo in tutta Europa e già ambietato nel campionato italiano come Simone Pepe.

Tra le due gestioni è facile però notare una differenza di fondo: ovunque si presentassero Secco e Blanc, infatti, i costi dei giocatori lievitavano stranamente verso una cifra una tantum fissata intorno ai 20/25mln.

Un anno fa D’Agostino valeva 25 milioni e aveva richieste da tutto il mondo, quest’anno è andato via per pochi spiccioli, e forse la passata stagione la richiesta per Pepe sarebbe stata la stessa. Identico discorso per i riscatti di Caceres e Candreva (che sia a Barcellona che a Livorno erano ormai ai margini della squadra), come per quello di Stendardo qualche anno fa. Non possiamo dirlo con certezza, ma basta pochissimo per capire come sarebbe potuta andare. Invece il diligente Marotta (non ci sentiamo di dire altro sul suo conto al momento) è riuscito a portare a casa l’esterno azzurro con un’operazione di prestito da 2,6 milioni con un riscatto fissato a 7,5 milioni pagabili in tre rate.

Ci piacerebbe tantissimo, quindi, vedere con la casacca bianconera quei due giocatori che in foto si stanno scambiando la maglietta... Ma per non avere ulteriori delusioni è meglio riflettere e stare con i piedi per terra, aspettando gli arrivi di Padoin, Manfredini e (forse) Martinez se tutto fila liscio.

Sperando che Marotta e Andrea Agnelli capiscano cosa ci vuole per tirarci fuori dalla mediocrità post-Farsopoli...

Giorgio Buongiorno

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