giovedì 10 giugno 2010

La nuova Juve vuole spingere subito. Pepe, Krasic e il sogno Dzeko

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Gli strascichi della disastrosa stagione passata hanno avuto, per ora, un unico risvolto positivo; la Juve è già attiva e operativa sul mercato. Beppe Marotta e Fabio Paratici sono da giorni già impegnati nella campagna acquisti/cessioni della compagine bianconera, desiderosa di riscattarsi dopo una delle peggiori stagioni della propria storia. Il primo colpo della nuova dirigenza è stato già messo a segno: Simone Pepe, ex Udinese, 27 anni ad agosto, è uno dei nuovi esterni della Juve. Prestito con pagamento di 2,6 milioni subito e facoltà di riscatto a 7,5 milioni l'anno successivo. Contratto di 5 anni per l'esterno romano. Il nome di Pepe non convince però pienamente parte della tifoseria, che si aspettava il grande colpo iniziale come biglietto da visita di Andrea Agnelli. Ma l'acquisto di Pepe è sintomatico di un cambiamento di rotta da parte della dirigenza; innanzitutto, acquisto di giocatori utili all'impianto di gioco, onde evitare gli equivoci della scorsa stagione, come, ad esempio, prendere Felipe Melo e chiedergli di fare il regista davanti alla difesa. In secondo luogo, evitare gli sperperi delle passate stagioni, sia in termini di ingaggio che di sopravvalutazione del cartellino (Poulsen, Andrade, Tiago, Almiron). Pepe può essere utilizzato su entrambe le fasce, è un giocatore dinamico, concreto, dedito all'attacco degli spazio ma capace di sacrificarsi anche in copertura. Tecnicamente non eccellente, ma ha un discreto feeling con i calci piazzati e una buona propensione al cross preciso. Cosa che, nella Juventus che verrà, sarà elemento fondamentale. Il primo colpo "grosso" delle Juventus del prossimo anno è però quello, quasi ufficiale, di Milos Krasic, che andrà a riempire la seconda casella degli esterni voluti da Delneri e richiesti dal nuovo sistema di gioco. In queste ore, Beppe Marotta è volato a Mosca per cercare di limare le ormai piccole differenze sulla valutazione del cartellino: 14 milioni dovrebbe essere la cifra giusta, 2,7 milioni all'anno per 4 anni i termini dell'accordo con il calciatore. Il serbo, è stato in passato avvicinato anche ai maggiori club europei (Manchester Utd, Chelsea e Liverpool, su tutti) che ne hanno sempre riconosciuto indiscutibili doti di corsa, dribbling e assist man. Giocatore ce nelle movenze e nei tratti somatici risveglierà più di un ricordo nei tifosi Juventini cresciuti con Pavel Nedved. Miglior giocatore serbo del 2009, Krasic ha disputato un'ottima Champions League ma negli ultimi tempi, complice le voci di mercato, ha avuto un piccolo calo di rendimento. Calo che non intacca minimamente le qualità del centrocampista che sarà, insieme a Pepe, colui il quale dovrà esaltare il 4-4-2 di Delneri e fornire agli attaccanti gli invitanti palloni che l'anno precedente sono mancati. E il beneficiario di tanti assist potrebbe essere il grande sogno dell'estate bianconera; il centravanti bosniaco Edin Dzeko, il fuoriclasse assoluto che Andrea Agnelli vorrebbe portare a Torino come biglietto da visita. Attaccante completo, cinico, tecnico e anche molto giovane. Una valutazione importante (40 milioni, secondo il Wolfsburg) ha spaventato finora tutte le pretendenti. Ma, spifferi di mercato, parlano di un possibile incontro tra i procuratori di Dzeko e la dirigenza bianconera la settimana prossima. Incontro atto a trovare un intesa tra le parti per poi andare a trattare con il Wolfsburg, con il quale già si discute di qualche eventuale contropartita (si fanno i nomi di Diego, Poulsen e Sissoko). Fatot sta che la Juventus non vuole farsi trovare impreparata. L'alacre lavoro della nuova dirigenza è la prima testimonianza di una volontà concreta di rinascere. Le chiacchiere del mercato fanno sognare i tifosi. Ai dirigenti il compito di trasformare i sogni estivi in realtà concrete.

GIGI CARUSO

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