venerdì 9 luglio 2010

Alessando Del Piero, campione vero

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Caro Alex chi scrive, è stato, molto spesso, critico verso di te, ma gli esperti dei comportamenti umani, definiscono abbastanza normale tale atteggiamento nei confronti dei figli prediletti. Da capitano hai iniziato l'ennesimo raduno della tua storia calcistica, che ti ha visto protagonista di quella bianconera, nell'ultimo ventennio. Insieme, abbiamo vissuto momenti esaltanti ed altri angoscianti. Tra quelli che hanno appagato in nostri occhi, e colmato di felicità i nostri cuori, ne ho scelti quattro. Devo però, ammettere che è stata una ricerca oltremodo difficile, perchè in questo senso hai veramente esagerato. Con il gol del 3 a 2 segnato alla Fiorentina, ti sei appropriato, prepotentemente, dell'amore di tutti gli juventini. A tale proposito, ho ancora nelle orecchie l'improbabile voce da telecronista, del grande Sandro Ciotti, esaltare quel gesto tecnico. La rete di Tokio che ci ha consentito di conquistare il 2° titolo intercontinentale, ha rappresentato il momento in cui il campo ha indicato, senza ombra di dubbio, chi sarebbe stato il futuro capitano. A Bari nel 2001 un pomeriggio invernale, fu riscaldato da un gol fantastico, durante una partita anonima, che decretò il ritorno di "Alessandro il Grande", dopo un periodo lungo e molto brutto, anche per vicende familiari che la tua discrezione avevano nascosto. Infine, la splendida doppietta di Madrid che, ci ha consentito, per una notte, di ritornare grandi tra i grandi. Per quel che riguarda invece i fatti negativi, come si può dimenticare Udine, con tutto quel che è seguito, quando il tuo ginocchio ha improvvisamente ceduto, e con esso tutta la squadra, che sembrava trionfalmente avviata alla conquista di un altro tricolore. Altro momento da dimenticare è stata la finale degli Europei contro la Francia, quando sei stato brutalmente colpevolizzato per la sconfitta degli azzurri. Quante volte, Alex, dopo quella partita, ho sperato, vigliaccamente, che tu non facessi piu' parte della Nazionale, perché le critiche a te mosse erano altrettante pugnalate per noi bianconeri. Litri di bile, hai sicuramente fatto travasare ai tuoi detrattori, non tanto per i gol, ma quanto per i comportamenti da te tenuti fuori e dentro il campo, vale per tutti, quello sguardo che ha rappresentato l'unica reazione ad uno schiaffo, che un cretino giallorosso, ti ha mollato durante un famoso Roma-Juve. In troppe occasioni, sei stato dato, gratuitamente e precipitosamente, per finito, ma con i fatti, hai sempre smentito e deluso i tuoi denigratori. Sono certo che l'intelligenza ti ha portato a ringraziare Fabio Capello per la tua gestitone, che ti ha permesso di disputare altri tre campionati ad alto livello. Non si può evitare a questo punto di parlare, di quel maledetto 2006. In quella tragica estate, ti toccò diventare uno dei cinque "samurai", anche se, personalmente ne riconosco solo tre, riferendomi, ovviamente, a quelli che lo sono diventati per vocazione. Tu Alessandro hai interpretato, come gli altri due, con determinazione, classe, serenità e serietà, il ruolo che il destino ti aveva assegnato. Hai dato un contributo notevole a mantenere dignitosa una compagine che altri avevano deciso di distruggere. Alla fine della stagione 2008-2009, in coincidenza dello stato d'abbandono che si era creato intorno a voi giocatori, lo scenario, però è mutato e con esso il tuo atteggiamento. In pratica, hai smesso di essere al servizio della squadra ed hai iniziato una competizione personale, dai tuoi piedi non sono piu' arrivate conclusioni decisive, o illuminazioni per i compagni, sono invece partiti solo velleitari tentavi, in tutte le circostanze di gioco, con la sola finalità di accrescere il tuo score. Gli almanacchi indicheranno che sei stato il migliore realizzatore juventino dell'ultima stagione, ma è veramente un'effimera soddisfazione. Oggi che tu sei il penultimo "samurai", l'unico, al quale al momento possiamo rivolgerci, poichè il primo, quello biondo, ha abbandonato l'anno scorso, tra le nostre e le sue lacrime, e quello che probabilmente sarà l'ultimo, deve provvedere con urgenza, a rifare il filo della sua spada, noi tifosi ti chiediamo di tornare ad essere decisivo Per farlo dovrai mettere da parte le tue ambizioni personali, e gestirti anche con l'aiuto della società, al fine di dare un apporto effettivo. In alcune occasioni dovrai essere tu a chiedere di essere escluso.Il tuo utilizzo dovrà essere necessariamente parziale, se vuole essere efficace, e può esserlo, anche in dieci minuti, se si ha la classe che tu indubbiamente possiedi. Devi insomma pian piano prepararti a staccare. Capisco che tutto ciò è triste e duro da digerire, ma devi prendere atto della realtà. Fai in modo che il tuo abbandono sia intelligentemente programmato, e costituisca per noi tifosi un rimpianto, come per Pavel, e non una sorta di liberazione. Non sciupare tutto, con l'ostinazione. Alex tu hai sicuramente , dignità e fedeltà , due caratteristiche per cui i "samurai, sacrificano anche la propria vita. Noi non ti chiediamo tanto, ma semplicemente di mettere da parte l'egoismo, che troppe volte ha preso il sopravvento e, tanti problemi, ha creato, ai tuoi compagni e agli sprovveduti che hanno allenato la JUVE. Forse m' illuderò, ma sono convinto CAPITANO, che ancora una volta non ci deluderai.
Gigi Casciello-Aiace

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