Il gioco del calcio è fatto di tecnica, tenacia, fantasia e gioco spettacolare. E’ composto da buoni giocatori, portatori d’acqua, e dai fuoriclasse, che completano la squadra e gli danno quel qualcosa in più che gli altri non possono dare.
È in caso del nostro capitano, Alex Del Piero, 36enne di cui 18 passati con addosso la maglia a strisce bianconere della juventus. Alex è il calcio è un ‘icona simbolo della juventus e tutti i tifosi bianconeri.
Non a caso, sabato in quel di cesena, la juve gioca forse il miglior primo tempo (almeno fino al quarantesimo) della stagione, perché il suo eterno capitano, simbolo di vittorie, con le sue giocate sembrava aver acceso una speranza in questo nero campionato juventino insieme al nuovo che avanza, Alessandro matri, in grado fin ora di segnare 5 gol in questo sprazzo di campionato dopo gli 11 di cagliari. Ma l’incantesimo si spezza nel secondo tempo, quando prima Del Piero poi Matri vengono sacrificati per Martinez prima e Iaquinta poi spengendo una buona juve, seppure con le solite amnesie difensive, e facendosi raggiungere dal brillante Cesena di Ficcadenti e facendo rischiare la quarta sconfitta consecutiva nel finale. Caro Mister, anche in questa partita ci è sembrato abbastanza in confusione con i cambi; si ricordi che grazie al suo operato la juventus sta vivendo la stagione peggiore da più di venti anni; la squadra si trova a 7 punti dalla zona Europa ed il rischio di passare nella colonna destra della classifica è sempre più forte. Si ricordi che lei, oltre al presidente ed al suo amico Marotta deve rispondere agli oltre 14 milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo. La juventus non è una squadra piccola, provinciale. La juventus è stata per anni simbolo della storia del calcio in italia, è stata mito per i giocatori che ne hanno fatto parte. Questo scempio deve finire. Dopo l’estate balorda del 2006, dove si è toccato il punto più basso della storia ultracentenaria del club con la retrocessione in serie B e lo smantellamento della squadra per i capricci di un petroliere che spendeva soldi senza vincere nulla, non ci meritiamo una stagione simile, fatta di angosce, paure, scarsi risultati, relegati in una posizione di classifica che non ci compete. Noi siamo la juve, deve capirlo caro mister, non siamo il Chievo, l’Atalanta, la Sampdoria.”Alla Juventus vincere non è importante, è la sola cosa che conta” diceva il Presidentissimo Boniperti : questa è la juve, il suo spirito, il suo stile.
Non a caso, sabato in quel di cesena, la juve gioca forse il miglior primo tempo (almeno fino al quarantesimo) della stagione, perché il suo eterno capitano, simbolo di vittorie, con le sue giocate sembrava aver acceso una speranza in questo nero campionato juventino insieme al nuovo che avanza, Alessandro matri, in grado fin ora di segnare 5 gol in questo sprazzo di campionato dopo gli 11 di cagliari. Ma l’incantesimo si spezza nel secondo tempo, quando prima Del Piero poi Matri vengono sacrificati per Martinez prima e Iaquinta poi spengendo una buona juve, seppure con le solite amnesie difensive, e facendosi raggiungere dal brillante Cesena di Ficcadenti e facendo rischiare la quarta sconfitta consecutiva nel finale. Caro Mister, anche in questa partita ci è sembrato abbastanza in confusione con i cambi; si ricordi che grazie al suo operato la juventus sta vivendo la stagione peggiore da più di venti anni; la squadra si trova a 7 punti dalla zona Europa ed il rischio di passare nella colonna destra della classifica è sempre più forte. Si ricordi che lei, oltre al presidente ed al suo amico Marotta deve rispondere agli oltre 14 milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo. La juventus non è una squadra piccola, provinciale. La juventus è stata per anni simbolo della storia del calcio in italia, è stata mito per i giocatori che ne hanno fatto parte. Questo scempio deve finire. Dopo l’estate balorda del 2006, dove si è toccato il punto più basso della storia ultracentenaria del club con la retrocessione in serie B e lo smantellamento della squadra per i capricci di un petroliere che spendeva soldi senza vincere nulla, non ci meritiamo una stagione simile, fatta di angosce, paure, scarsi risultati, relegati in una posizione di classifica che non ci compete. Noi siamo la juve, deve capirlo caro mister, non siamo il Chievo, l’Atalanta, la Sampdoria.”Alla Juventus vincere non è importante, è la sola cosa che conta” diceva il Presidentissimo Boniperti : questa è la juve, il suo spirito, il suo stile.
Caro mister, se avesse un po’ di stile e rispetto per i tifosi e per chi gli paga lo stipendio rassegnerebbe le dimissioni. Gliene saremo grati perché capiremmo che l’ha fatto per il bene della squadra. Noi, innamorati di quella maglia e di quei colori crediamo che non tutto è perduto : si può ancora raddrizzare la stagione in qualche modo. Ma senza di Lei…Buona fortuna
EMANUELE MASSARELLI
0 commenti:
Posta un commento