lunedì 12 settembre 2011

JUVENTUS-PARMA 4-1 - LE PAGELLE

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LE PAGELLE DEI NOSTRI LETTORI
Buffon 6 – Il match lo limita all’ordinaria amministrazione, non compie e non viene chiamato a nessun intervento di rilievo. Freddo sulla schiena dei bianconeri quando gli scivola un cross basso sull’1-0 ma poi rimedia;
Lichtsteiner 7 – Che la Juve abbia risolto il problema dell’esterno basso di destra? Legittima il nomignolo “Forrest Gump”, corre per tutta la frazione di gioco e si tuffa negli annali per aver realizzato il primo gol ufficiale nel nuovo stadio. Una spina costante ai fianchi del Parma che permette anche a Pepe di agire più alto;
Chiellini 7 - Fa un’ottima guardia con Andrea Barzagli. Chiude i buchi, anticipa e non molla uno spento Pellè. La Juventus ha bisogno di questo Chiellini;
Barzagli 6.5 - Conte lo butta dentro preferendolo a Bonucci e lui risponde presente. Concentrato ed attento, non sbava mai. Si attende una prova più dura per valutare la forza del duo centrale;
De Ceglie 5.5 – Mezzo voto in meno per il rosso sullo scadere. Il più impacciato dei 4, regala una prova sufficiente. Su quel settore del campo sono incentrati i più grossi dubbi dei tifosi bianconeri;
Pirlo 8.5 – IL MIGLIORE. Due assist e prova di grandissima classe. Luce della manovra della Juventus, è stato la chiave di quasi tutte le azioni degli uomini di Conte. Tra passaggi corti, lunghi, di prima e verticalizzazioni non fa differenza: tutti col goniometro. Sui piedi. Come si fa a dubitare della sua utilità?
Marchisio 6.5. – Qui mezzo voto in più per il gol. Splendido. L’effervescenza dei ducali non lo mette dinnanzi alle più difficili delle prove. La rete sottolinea una delle sue più grandi qualità: l’inserimento;
Pepe 6.5 – Il più cercato tra i due esterni alti. Punta l’uomo e molte volte lo salta. Crossa e segna grazie ad un’autostrada trovata dal Capitano. Grazie a Lichtsteiner, costringe Rubin a giocare molto basso;
Giaccherini 5.5 - Parte da sinistra, ma cambia spesso la posizione con Pepe. La nota più stonata del lunch match gobbo. Prova ma ha difficoltà a saltare Zaccardo, tra i migliori nei suoi. Cercato anche poco, deve e può migliorare;
Del Piero 6 – La storia imponeva fosse lui a battezzare con il primo gol il nuovo stadio. Si cerca poco con il compagno Matri, cerca spesso il dribbling e invita Simone Pepe a segnare, che accetta volentieri;
Matri 6 – Di provarci ci prova, e ci va vicino così. A tu per tu con Mirante è palo. Di segnare segna pure, ma un’errata valutazione gli porta via la realizzazione. Fa a sportellate con Lucarelli, funge anche da attaccante boa. Certe volte si interstadisce nel dribbling e serve difficilmente Del Piero. Visibilmente stanco, lascia la scena  a Vucinic;
Vucinic 6 – Combina poco, è ancora in fase di rodaggio. Mezz’ora per cercare di riprendere il fiato smarrito a causa del mal alla caviglia che lo costringe a star fuori per gran parte della settimana;
Vidal 6.5 – Il gol chiude la partita e spegne il Parma, ed il centro non è mica di cattiva fattura. Gioca più avanti rispetto a Pirlo e Marchisio, ma l’arrendevolezza del Parma gli facilita il debutto.
Krasic 6 – Quindici minuti gli bastano per fare il solito giochetto: puntare a destra e sperare che l’avversario sia più lento. Rubin lo capisce in anticipo e chiude lo spazio. A sorpresa fuori, è un’incognita. La speranza è quella che possa ripetere, quanto ad incisività, la prima parte della stagione che questa partita ha lasciato definitivamente alle spalle.
 
                                                      Federico Astolfo

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