giovedì 31 maggio 2012

LA RAGIONE DELLA SEPARAZIONE JUVENTUS - DEL PIERO

8 commenti
LA POSTA DEI LETTORI
Tutti si chiedono come mai Del Piero vada a finire la sua carriera da qualche altra parte, piuttosto che finire a casa sua. Petizioni, striscioni, indignazione, perplessità, incredulità, accompagnano i suoi tifosi e avversari. Anche io, come tutti, mi sono chiesto la ragione di questo divorzio. Solitamente qualche indiscrezione trapela dalle società di calcio, in questo caso nessun indizio viene mostrato dai protagonisti. Proprio da questo presupposto è nata la mia intuizione, poi sviluppata attraverso l’attenta osservazione dei fatti. Se una notizia non esce dagli spogliatoi e dalla società, significa che sono coinvolte pochissime persone, che sanno mantenere il segreto e non hanno interesse a renderlo di dominio pubblico. La mia tesi trova spunto e forza proprio in questa riflessione a cui si aggiungono altri fatti che elenco.
1)      Alessandro Magno è stato un
grande conquistatore, molto diverso dai suoi predecessori e di molti che lo seguirono. Era dotato di grande intelligenza, intuito, bell’aspetto, carisma e grande autostima. Conquistava i popoli rispettando le loro tradizioni, la loro cultura e le loro opere. Questo comportamento, innovativo ed intelligente, spiazzava i nemici, che alla fine lo ammiravano. Per Alessandro, l’essere considerato il migliore, il numero uno, essere ammirato ed osannato sino a toccare la leggenda, non a caso è stato denominato “Il Grande”, lo inorgogliva e lo soddisfaceva più di un orgasmo. Alessandro faceva di tutto per accrescere il consenso e la stima degli altri. Questa condizione lo incoraggiò a spingersi sempre più avanti nelle sue conquiste, cercando sempre di stupire. In questo percorso, non guardava in faccia nessuno, non voleva ostacoli od ombre. Alcuni dei suoi fedelissimi fecero una brutta fine, perché contrari o gelosi della sua condotta. Infatti rappresentavano delle figure ingombranti e pericolose nel suo percorso. Alessandro Del Piero è stato un grande giocatore, dotato di grande intelligenza, intuito, bell’aspetto, carisma e grande autostima. Il resto del parallelismo è scritto sopra.
2)      Vi siete mai chiesti perché sono stati fatti fuori attaccanti di assoluto valore come Baggio, Miccoli, Di Vaio, Giovinco e tanti altri?  Io si, credo anche di non essere il solo. Del Piero ha fatto sempre quello che ha voluto alla Juventus, un poco come Totti alla Roma. Si è potuto permettere tutto questo perché estremamente bravo, attento alla sua condizione fisica (Un preparatore atletico personale lo ha sempre assistito), disponibile a duri sacrifici, pur di essere sempre il numero uno, ma il solo numero uno. In serie B è rimasto, anche per raggiungere l’esaltazione del personaggio, infatti il consenso e l’amore dei tifosi è salito alle stelle dopo questa esperienza. Moggi provvedeva a fare sparire le ombre attorno a Del Piero, perché sapeva che lui era il migliore, tutti quelli che hanno osato lasciarlo in panchina hanno pagato delle conseguenze amare. Dopo Moggi sono stati gli stessi giocatori a capire che dovevano cambiare aria (vedi Giovinco), oppure a dire no ad una chiamata prestigiosa della vecchia Signora (vedi Di Natale). Senza Moggi e con uno spogliatoio gestito da Alessandro, sono arrivati due settimi posti, anche perché io ho visto un Del Piero a corrente alternata. L’eterna giovinezza non è stata ancora trovata.
3)      Conte è stato una delle vittime del ruolo di Del Piero nella Juve, in particolare verso la fine della sua carriera (Seguo la Juve dai tempi di Sivori con molta attenzione ai particolari). Questo non credo abbia fatto piacere a Conte, anche lui intelligente, carismatico e di bell’aspetto.
4)      Conte non è stato scelto da Marotta, ma da Agnelli. Il presidente che molti criticano già (anche io l’ho fatto all’inizio, ma per spronarlo a svolgere bene il suo ruolo), è un Agnelli nel bene e nel male, cresciuto a pane ed acqua (calcisticamente) da Moggi e Girando.  Si tratta di personaggi che ragionano con la pancia e non con il cuore, perché questa è la legge da seguire se si vuole fare progredire un progetto. Il calcio è un’azienda (non parrocchiale) e come tale deve essere gestita in modo pragmatico. Dopo queste premesse esaustive, svelo la chiave della mia soluzione. Conte ed Agnelli si sono parlati a lungo prima di diventare il mister della nostra squadra. La richiesta di Conte è stata quella di fare fuori Del Piero, non per antipatia (almeno credo), ma perché non rientrava nel prototipo di attaccante che lui predilige. Lasciandolo fuori avrebbe avuto molte difficoltà nel recupero e la gestione di parecchi calciatori, che sono stati trasformati in meglio da Conte. E il suo progetto, la sua scommessa rischiavano di fallire. Agnelli voleva accontentarlo subito, trovando magari degli ostacoli nel rinnovo del contratto. Del Piero è un grande, ha capito tutto e gli ha detto: “Firmo in bianco”. Questa mossa, degna di un uomo dotato di grande acume, ha  costretto Agnelli a prolungare di un anno il suo contratto. Mossa necessaria perché si era insediato da poco ed aveva bisogno di consensi.
5)      Tutto questo lo avevo capito già da tempo, ma non osavo ancora esternarlo perché mi mancava la prova regina. Questa è arrivata durante la festa di addio del Capitano, durante l’incontro Juventus - Atalanta. Del Piero fa il giro di campo come un grande conquistatore, raccoglie il tributo del Popolo, entra anche in campo mentre gli altri continuano a giocare e nessuno guarda la partita, abbraccia tutti, saluta tutti, tranne Conte che in quel momento tenta di avvicinarsi per stringergli la mano. Alessandro fa finta di non vederlo e si risiede sugli spalti. La partita era in corso e Conte di certo non poteva rincorrerlo. A fine partita c’è stato questo abbraccio con Conte, il quale gli ha sussurrato anche qualche parolina all’orecchio. Invito tutti voi a riguardare questa scena ed osservare la faccia di Del Piero. Qui ho avuto la prova che cercavo, la chiusura del cerchio, la mia certezza.
So che molti che mi leggeranno mi rivolgeranno critiche e rimproveri per  la mia tesi. Sono un presuntuoso, ma solo quando sono certo di poterlo essere. Aggiungo che amo Del Piero smisuratamente, ma amo di più la Juventus.

GIUSEPPE DI STEFANO


8 commenti:

  • 1 giugno 2012 alle ore 07:19
    Anonimo :

    SONO MOLTO D'ACCORDO CON LEI
    SALUTI

  • 1 giugno 2012 alle ore 08:38

    No che critiche tutto quello che dici è assai probabile! Concordo in pieno con la tua ultima frase, la juventus prima di tutto!

  • 1 giugno 2012 alle ore 09:32
    Anonimo :

    Caro Giuseppe,ho letto attentamente il tuo discorso,ma non sono pienamente d'accordo con te. Per prima cosa iniziamo col dire che Del Piero non ha mai comandato nello spogliatoio, e se gli attaccanti non hanno brillato al suo fianco è perchè probabilmente quelli che hai nominato sono stati solo dei buoni giocatori ma nulla di piu. Inoltre non puoi fare un paragone con Totti, perchè il pupone è un vero e proprio "capo" a Roma, ed è attualmente il maggior problema della sua squadra,perchè vuole giocare sempre nonostante non abbia piu il passo di un tempo. Io penso che ognuno ha un suo punto di vista,ma ti assicuro che i grandi giocatori non si sono mai fatti intimorire da presenze a tuo dire "ingombranti". La realtà è che Del Piero è stato un fuoriclasse e ancora oggi nonostante l'età riesce a buttarla dentro,solo che c'è sempre stata tanta invidia nei suoi confronti e questo mancato rinnovo secondo me ne è la prova concreta. Alex ha spesso dovuto lottare per un posto da titolate e non ha mai chiesto nessun tipo di garanzie,ha sudato e si è guadagnato la stima della gente sul campo! Spero che possa regalare ancora magie al mondo del calcio,lo merita piu di chiunque altro! Pinturicchio sei il numero 1!

  • 1 giugno 2012 alle ore 14:31
    Anonimo :

    La juve è la Juve ma se l'amiamo un pò di più è grazie al CAPITANO!!!!!!

  • 1 giugno 2012 alle ore 16:53
    Anonimo :

    come è possibile credere a queste cose? il capitano a brillato perche e il migliore, non ha fatto quello che ha voluto, ha giusto avuto i piedi d'oro... e anche giocatori comme tacchinardi hanno detto di non capire questo "non rinnovo di conrtatto". Tu segui tutto quello che fa la societa, senza fare domande, perche è la Juventus. NO !!! Anche la Juve ha valori da rispettare, un capitano cosi dobbiamo ringraziarlo. Boniperti è ben stato presidente d'onoro durante un buon momento, questo è un grazie, quello che è fatto a Del Piero e un manca di rispetto, e il tuo posto è ancora piu grave ! vergogna su tifosi cosi scemi e cosi creduli.

  • 1 giugno 2012 alle ore 17:53
    Anonimo :

    Credo sia una chiave di lettura molto realistica.
    Anch'io ho capito molte cose nell'abbraccio tiepido con Conte ed al mancato saluto a fine giro d'onore. Certo la Juve viene prima del singolo , ma perdere Del Piero per sempre fa male.
    Non lo rivedremo più nemmeno in un altra veste . Il rapporto si è guastato . Mi piacerebbe per Alex un futuro da Presidente FIGC . Ne ha i numeri .

  • 2 giugno 2012 alle ore 03:14
    Anonimo :

    Ma chissefrega della juve, può finire anche in serie D senza Del Piero :D
    Mi domando con che criterio scegliete di tifare una squadra a un'altra.. simpatia?
    Me lo sono sempre chiesto lol

  • 4 giugno 2012 alle ore 10:49

    Mi trovo molto d'accordo sull'analisi dei vari personaggi. Da tempo mi sono convinto del fatto che se il grande Del Piero lascia la Juventus vuol dire che ci sono ottime e lungimiranti ragioni affinchè ciò avvenga.

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