giovedì 27 giugno 2013

Poker e Calcio: giocatori del Manchester al casino

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Vi abbiamo parlato molto spesso dei legami fra il mondo del calcio e quello del poker. Questa volta, però, vogliamo focalizzare l’attenzione su un aspetto, a nostro avviso molto divertente, che riguarda una squadra in particolare. Per chi non l’avesse capito, infatti, stiamo parlando del Manchester United, sicuramente una delle squadre più forti in Europa (e nel mondo) che oltre a dei calciatori talentuosi ha sfornato anche qualche buon giocatore di poker. Tra questi sicuramente Teddy Sheringham che ha ottenuto anche qualche buon piazzamento alle World Series of Poker; la più grande kermesse di poker che ogni anno prende piede in quel di Las Vegas. I legami con il poker, però, non si fermano qui: e infatti, sappiamo bene che alcuni giocatori di questa importante squadra europea mano passare molto tempo al casino, magari giocando qualche bel torneo di poker.

Nel caso di cui parliamo è pressoché noto che i Red Devils apprezzino molto il casino Manch235ter. E infatti è stata questa la location che i giocatori hanno deciso di utilizzare per i festeggiamenti dello scudetto del 2013 ottenuto a seguito della vittoria per 3 a 0 contro l’Aston Villa. Certo, c’è una bella differenza fra il gioco d’azzardo e la passione per il poker sportivo. Ne sa sicuramente qualcosa Wayne Rooney che ha dimostrato di non essere forte al black jack come nel calcio. Esempio da seguire resta, invece, Teddy Sheringham che sebbene non abbia vinto cifre da capogiro giocando a poker, ha dimostrato di saper tenere i nervi saldi anche davanti ai tavoli verdi.

Con questo, però, non possiamo negare il forte legame che ha il Manchester nei confronti del gioco in generale. Del resto con uno sponsor come Bwin, una delle compagnie più importanti al mondo, non poteva essere altrimenti. Resta il fatto che c’è una bella differenza sul tipo di approccio da utilizzare nei confronti dio questo mondo. E quello di Wayne Rooney, capace di perdere in poche ore più di 70.000 sterline, non è secondo il nostro parere quello più adeguato. Anche se dei calciatori con degli ingaggi del genere possono permettersi di perdere delle cifre che molti di noi guadagnerebbero in diversi anni.

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