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venerdì 17 maggio 2013

Juve, ecco la lista di Conte

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NANI, HIGUAIN, ROBBEN

http://tuttosport.feedsportal.com/c/34178/f/619238/s/2c0a6aad/l/0L0Stuttosport0N0Ccalcio0Cserie0Ia0Cjuventus0C20A130C0A50C170E2630A70A0CJuve0J2C0Kecco0Kla0Klista0Kdi0KConte0B0KHiguain0J2C0KRobben0Ke0KNani/story01.htm Inviato con Rassegna Stampa Android ( http://goo.gl/athvJ )

domenica 17 marzo 2013

CONTE esplode, la JUVE ipoteca lo scudetto numero 31 e l'ITALIA anti-juventina...

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giovedì 20 dicembre 2012

ANTONIO PAOLINO (JUVENTUS CHANNEL) a @RADIOAUDAX: "SANCHEZ, l'attaccante perfetto per CONTE!"

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"Tutti pazzi per la Juve" su Radio Audax è intervenuto Antonio Paolino, giornalista di Juventus Channel che ha rilasciato molte considerazioni sulla Juve del recente passato, su quella di Conte e sul mercato bianconero.

Sulla Juve di Conte"C'era la consapevolezza che prima o poi saremmo tornati, c'è voluto tempo e sacrificio, superando momenti di nervosismo. Vivendo io stesso a stretto contatto con l'ambiente Juve abbiamo subito più critiche che complimenti prima dell'arrivo di Conte, tentavamo di tenere alto l'umore e non era facile. Dico che onestamente non si poteva ipotizzare un rendimento così elevato in così poco tempo."

Su Conte: "Sentivo parlare di Conte come un fuoriclasse, e non credevo nell'allenatore top player come lui. Ci ha risolto parecchi problemi, prima forse non c'era un progetto vero mentre adesso è arrivato prima di tutto uno psicologo che conosce bene l'ambiente. Adesso c'è un gruppo vero e lo scudetto è davvero merito dell'investimento fatto su Conte."
Sulla nuova gestione societaria: "In società si sono voluti assumere delle responsabilità importanti al di là dei ruoli e sono andati via personalità della vecchia gestione che non stavano dando dei risultati importanti. Si è lavorato poi psicologicamente sul gruppo, vincendo al primo tentativo. Adesso mi piace vedere questa Juve scendere in campo, che ha perso solo tre volte in un anno e mezzo e che è ripartita dalla sconfitta di coppa col Napoli. Non è certo imbattibile, non è la più forte al mondo, ma può dar fastidio a tutti."

Un nome per l'attacco, Sanchez"Padovano vi ha detto Drogba, Luca Beatrice vi detto Osvaldo. Ritengo più fattibile Osvaldo rispetto a Drogba, ma io prenderei Sanchez del Barcellona perchè ci ragiono da tempo e credo che per le caratteristiche che un attaccante deve avere per Conte c'è proprio lui, oppure in alternativa Huntelaar o Lewandowski. Con l'infortunio di Bendtner, se si puntava già a guardarsi in giro per l'attacco adesso lo si dovrà fare ancor di più. Per avere il giusto nome bisogna capire bene la tipologia di attaccante da andare a cercare."

L'errore Llorente e le caratteristiche dell'attaccante da Juve: "Si parla tanto di Llorente, ma ha fatto solo nove presenze e una rete, ce l'anno fatto passare come grande campione ma al momento i numeri smentiscono. Poi magari viene alla Juve e si presenta con una tripletta ma serve l'attaccante moderno. L'attaccante della Juve deve essere più simile alla seconda punta, che parte da lontano e deve assistere l'uomo che ha vicino, ecco quindi il perchè penso al giocatore di stazza alla Huntelaar. In più se penso che andrà preso un nome che non costa troppo, con un ingaggio non troppo elevato penso a questi e non certo a Van Persie e Cavani, ottimi solo per far capire la tipologia di giocatore che bisogna cercare. Sanchez, Lewandowski e Huntelaar mi sembrano quelli che meglio rispecchiano il giocatore che si sta cercando."

Sul momento difficile di Matri: "Alessandro ha caratteristiche più antiche radicate nel calcio italiano, deve lavorare di più rispetto agli altri, certi attaccanti più fini anche se di qualità in questo momento fanno più fatica. Gioca molto lontano dalla porta avversaria e ha difficoltà, in più è un attaccante vecchia maniera e con caratteristiche di inserimento. Per il tipo di gioco che fa Conte fa più fatica degli altri e non segnare non aiuta e automaticamente ti scoraggi. Va recuperato e se ha tenacia, ascoltando Conte, si riprenderà. Mi ha affascinato quando è arrivato a Torino, era emozionato ma è andato subito in doppia cifra, ma già al primo ritiro di Conte a Bardonecchia, tatticamente si vedeva faticava molto insieme a Quagliarella. Le loro caratteristiche da classici attaccanti italiani non li aiutano, non per niente hanno perso la Nazionale. Ma attenzione: Matri se cambia squadra poi è facile che ti mangi le dita, bisogna vedere il giocatore in un ambiente diverso quanto vale e quanto può fare in un contesto più adatto a lui, e lo stesso può valere per il Sanchez al Barcellona riportato in Italia." 

Sul calcio di Conte: "Il calcio sta cambiando. Conte vuole giocare a calcio e non vuole pareggiare, aumentando la velocità di gioco rispetto anche alla Juve di Capello, mettendole a confronto sembrano passati decenni di calcio, quindi complimenti a lui e a quelli come lui che rischiano sulla propria pelle di affrontare in questo modo questo bellissimo gioco."

Su Drogba"Il nome di Drogba sarebbe il jolly che puoi calare per la Champions, le partite sarebbero limitate e si può adattare anche al gioco di Conte. La Champions vinta l'anno scorso è opera sua, l'ha vinta da leader prendendosi la palla a centrocampo. Ma credo di più alle possibilità di secondo piano per le caratteristiche applicabili alla Juventus. L'attaccante dai venti gol non me lo aspetto, ma serve uno che ti parte da lontano e va dentro. E quindi ricordatevi il nome di Sanchez..."

sabato 1 dicembre 2012

Il @Corsport tuona: Bonucci e Conte, non è finita!

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33 persone interessate dal possibile prolungamento delle indagini ma per il Corriere dello Sport fanno "rumore" solo 2 cognomi...
e poi...

sabato 6 ottobre 2012

CONTE, ingiustizia è fatta! La FIGC colpisce ancora. Povera ITALIA...

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venerdì 24 agosto 2012

CONTE come BERLUSCONI. TRAVAGLIO :"i tifosi perbene della JUVE oggi si vergognano più di prima a tifarla..."

L'ostile Juve
di Marco Travaglio
Gentile John Elkann, Le scrivo da appassionato di calcio, ma soprattutto da juventino che aveva
appena smesso di vergognarsi di esserlo dopo la dipartita di Moggi & C. grazie allo scandalo di
Calciopoli. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti,
Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava
un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima. Mai infatti, nemmeno negli anni bui di
Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia
sportiva il diritto di fare il suo dovere. Oggi invece Suo cugino - il signorino Andrea, che porta il cognome
francamente eccessivo degli Agnelli - ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la
Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all’insaputa del club
più potente d’Italia. Ma non sempre: solo quando danno torto alla Real Casa. Se la giustizia sportiva
respinge i ricorsi per riottenere gli scudetti inquinati e dunque revocati, è una congiura e scattano addirittura
le denunce civili per risarcimento danni (tanto la tremebonda Figc, che per molto meno ha deferito
giocatori e dirigenti di altri club, porge l’altra guancia). 
Se condanna Conte in primo grado e in appello - fra l’altro per vicende cui la Juve, una volta tanto, è
estranea - è “caccia alle streghe” o, per dirla con Berlusconte, i giudici sono “tifosi ” e “pappa e ciccia”
con i testi d’accusa (ma non aveva chiesto di patteggiare su consiglio dei legali della società? S’è mai
visto un innocente che patteggia?). Se invece gli juventini Bonucci e Pepe vengono assolti in entrambi i
gradi di giudizio, il verdetto è sacrosanto e giustizia è fatta. Che direbbe, se fosse vivo, Gianni Agnelli? Era
tutt’altro che una mammoletta. Ma quando Boniperti usava Moggi come osservatore, non lo faceva entrare
in sede: l’Avvocato lo chiamava “il nostro stalliere” e mai l’avrebbe promosso non dico direttore generale,
ma nemmeno magazziniere. Quando, nel 1980, la società fu coinvolta nello scandalo scommesse per un
famigerato Bologna-Juve, non si ricorda una sola parola dell’Avvocato, di Boniperti giù giù fino al
vicemassaggiatore, contro la Figc e i suoi organi inquirenti e giudicanti. E quando la Fiat, come quasi
tutti i grandi gruppi, fu coinvolta in Tangentopoli, Gianni Agnelli si guardò bene dall’attaccare i magistrati. Anzi disse: “È bene che i magistrati lavorino serenamente e tranquillamente. Gli scandali è sempre 
bene che vengano a galla. Ritengo importante che si faccia piena luce e si accertino i fatti. Non credo alle
mezze misure. In certe situazioni è determinante la chiarezza totale”; “Anche in Fiat si sono verificati
alcuni episodi non corretti di commistione con il sistema politico. Credo sia errato e fuorviante pensare
che le indagini della magistratura siano parte di un complotto o di oscure manovre politiche”. Si dirà: era
pura ipocrisia. Può darsi: ma l’ipocrisia è la tassa che il vizio paga alla virtù. Ora si evade anche quella.
Domani inizia un campionato turbolento che, complice la crisi, potrebbe diventare teatro di violenze
e intemperanze fra tifosi. Non crede, gentile Elkann, che sarebbe molto opportuna qualche parola
distensiva dal club campione d’Italia, magari mutuata da quelle dell’Avvocato sui magistrati che devono
“lavorare serenamente e tranquillamente”, sugli scandali che “è sempre bene che vengano a galla”
senza “mezze misure”, sulle indagini e le sentenze che non sono “complotti od oscure manovre”? 
Se il Suo focoso cugino è in grado di pronunciarle, queste parole, tanto meglio. Altrimenti forse è il caso di metterlo in condizione di non fare altri danni alla fu Juventus. 
Nell’attesa, e nella speranza, che prima o poi impari come sta al mondo un Agnelli.

Come andra' la vecchia signora in questa stagione? Scommetti subito su tutte le partite bianco nere della stagione calcistica in corso, vai subito su bwin , scommetti e vinci con la nostra squadra del cuore

da notare in prima pagina l'articolo a firma anche di PAOLO ZILIANI e tale MALCOLM PAGANI...


CONTE: è guerra! Dopo AGNELLI, anche il tecnico della JUVE attacca la giustizia sportiva

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giovedì 23 agosto 2012

Furia AGNELLI: "CONTE, non si tocca!"

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martedì 7 agosto 2012

Un ciclone su CONTE. Il CORRIERE DELLO SPORT rincara la dose!

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Quelle urla da Bari che fanno paura

Il parere di Paolo De Paola, direttore del Corriere dello Sport, ex direttore di Tuttosport e vice-Direttore della Gazzetta dello Sport.

La vicenda Conte si complica in maniera forse definitiva. Non entriamo nella divisione concettuale fra colpevolisti e innocentisti. C’è chi improvvisamente scopre di aver visto carte che non proverebbero nulla e chi ce l’ha con la Juve (che non c’entra) puntando, a prescindere, il dito contro il suo allenatore. Gli estremi si elidono e resta la sostanza della vicenda con due aspetti fondamentali: 1) il rapporto che si complica fra la Juve e Conte; 2) una giustizia sportiva sconcertante per la comprensione popolare. Cominciamo da quest’ultima: come si possono pattuire (ci rivolgiamo a Palazzi) 3 mesi di condanna e poi chiederne 15? O percorrere un giro dell’oca così semplificato: il 9 agosto la Disciplinare assegnerà 10 mesi a Conte, entro il 25 agosto la Corte di Giustizia Federale (l’appello) potrebbe ridurre la squalifica a 6 mesi. Infine, entro 30 giorni, la conciliazione o l’arbitrato al Tnas potrebbe ulteriormente limare la condanna per farla tornare ai 3-4 mesi iniziali. A che serve tutto ciò? E non sarebbe più logico inserire la conciliazione/arbitrato fra il primo e secondo grado anziché alla fine?
Ma veniamo al primo punto. La Juventus ha attuato un piano difensivo complesso che andrebbe approfondito. Il presidente Agnelli considera tutti i suoi uomini componenti di un’unica squadra e li protegge con assoluta coerenza e lealtà. A condizione, ovviamente, che questa lealtà venga ricambiata. Se qualcosa muta in maniera determinante nel patto stabilito con chiunque entri nel gruppo si accettano poi anche le inevitabili conseguenze. E allora ognuno diventa padrone del proprio destino. La vicenda Stellini con le dimissioni del collaboratore di Conte propone una svolta importante: è la fine di un primo rapporto significativo. In una nota ufficiale la società avverte che non ci saranno variazioni nel collegio difensivo di Conte però è cronaca di qualche giorno fa l’uscita dell’avvocato Michele Briamonte. La prudenza è d’obbligo, ma a Briamonte potrebbe far seguito anche l’avvocato Luigi Chiappero. Ovviamente Conte sarà liberissimo di aggiungere altri legali, si fa il nome di Giulia Buongiorno, da affiancare ad Antonio De Renzis, ma qualcosa sta cambiando e non c’entra la qualità degli avvocati che escono (quelli della Juve) o che entrano (quelli di Conte). I prossimi giorni saranno determinanti e sveleranno i motivi di ciò che sta accadendo in rapporto alla consistenza dei fatti che arriveranno da Bari. La caduta di Stellini non è un bel segnale. Per niente.

Stellini lascia la Juventus e per la Gazzetta dello Sport "si dimette l'uomo di Conte"

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Stellini si è dimesso.
Guardate la Gazzetta dello Sport on-line come riporta la notizia:
"si dimette l'uomo di Conte"

domenica 5 agosto 2012

Conte in tribuna che brutta immagine. Stellini, ma è il caso di tenerlo ancora in bella mostra?

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Un'immagine più di tutte ha colpito i tifosi della Juventus per l'amichevole di Salerno contro il Malaga.
Antonio Conte e Angelo Alessio in tribuna per "provare" Massimo Carrera in panchina.
Speriamo che questa formazione non diventi "ufficiale".


Vicino a loro poi Paratici e...Stellini.


Un dubbio: alla luce della squalifica complessiva per 2 anni e 6 mesi subita per patteggiamenti vari è il caso di tenere ancora Stellini in bella mostra?

mercoledì 1 agosto 2012

Incubo di un giorno di mezza estate. Patteggiamento calcioscommesse, Conte non merita queste umiliazioni!!

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sabato 28 luglio 2012

Sei Conte, non devi consegnarti alla giustizia barbara!

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di Giuseppe Cruciani
http://www.ilgiornale.it/news/sport/sei-conte-non-devi-consegnarti-giustizia-barbara-826180.html

Caro Antonio Conte, ti conosco come uomo di campo e di battaglia. Molti parlano della tua integrità morale, ma queste sono categorie dello spirito che non mi interessano. Sono sicuro che se avessi saputo di combine di qualche giocatore della tua squadra li avresti presi uno ad uno per il bavero e attaccati al muro. Ma il punto non è questo.
Se il tuo avvocato ti consiglia di patteggiare per evitare guai maggiori, beh, mandalo a quel paese. Che non ti venga in mente di scendere a patti con una giustizia sportiva che è peggio dei processi staliniani dove ti spedivano in Siberia per niente. Non puoi difenderti. L'imputato deve portare le prove della sua innocenza. Basta la frase di un pentito, o presunto tale, per inchiodarti. I tempi sono talmente veloci, che ti trovi condannato prima di cominciare. Una barbarie che nessuno ha il coraggio di denunciare. Una roba che al confronto i tribunali del popolo erano all'acqua di rose. Almeno in Urss ti mandavano al confino e alla morte in nome dell'ideologia; c'era insomma un fine criminale ma c'era.Qui il processo sportivo serve solo a regolare i conti tra dirigenti, giocatori e addetti ai lavori. Se ne occupano una manciata di burocrati che prendono le carte dell'accusa e ti mandano al rogo. Assurdo che centinaia di milioni di euro, il business del pallone, possa venire compromesso in questo modo. Eppure nessuno dice niente. Nel mondo del calcio prevale l'omertà, i piccoli compromessi, le convenienze. Ecco perché, caro Conte, è il momento di ribaltare tutto. Devi andare davanti a questo signore che si chiama Palazzi e dire chiaro e tondo: io non sapevo nulla di questi trucchetti e di quello che dice Carobbio non me ne frega niente, siete voi che dovete provare il contrario. Se ci riuscite bene, altrimenti amen. E siccome di prove (quelle vere) non ce ne sono, puoi stare sicuro che ne usciresti alla grande.Invece il patteggiamento non sarebbe da Antonio Conte. Sarebbe come tradire. Faresti, insomma, come quell'avvocato della Juve che nel 2006 chiese la serie B con la penalizzazione, ritenendola una pena congrua. Fu l'inizio della fine, la rinuncia alla difesa, l'abdicazione, la resa. Tu non sei fatto così. Dentro, lo so, hai voglia di spaccare tutto. Non fare l'errore di chi ti consiglia di cavartela con un accordicchio. Oggi le cose sono cambiate. Non sono un tifoso bianconero, ma il tuo presidente ha avuto il coraggio di scrivere un'altra storia. Ha distrutto i luoghi comuni su Calciopoli. Cerca di ridare un senso alla storia juventina, ha scoperto gli altarini dei moralisti da quattro soldi. Lotta alla grande. Questa Juve adesso se lo può permettere.Anche tu devi lottare. Verrebbe da dire: se non ora quando? Sei Antonio Conte!

venerdì 27 luglio 2012

Fino alla fine con CONTE ma "pa(tteggia)re è un pò morire!"

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Colpire Conte per colpire la Juve?
Vogliono ridistruggere la Juve come scrivono su Sport.Panorama.it?
http://sport.panorama.it/calcioscommesse/Conte-No-vogliono-ri-distruggere-la-Juve

Anticipati nei giorni scorsi
sono arrivati i deferimenti a colpire tesserati della Juventus 
Non so quale sarà la strategia difensiva per Pepe (all'epoca all'Udinese) e Bonucci (all'epoca al Bari), mi interessa molto di più capire cosa suggerirà di fare la proprietà della Juve a mister Conte (all'epoca al Siena).
Sull'onorabilità di Antonio, per quello che riguarda la mia conoscenza personale, garantisco al 1000%.
Conoscendo l'orgoglio di Antonio se la scelta dipendesse solo da lui non patteggerebbe mai.
Meglio una sconfitta a testa alta lottando fino alla fine che un compromesso a perdere con chi ingiustamente ti accusa.

giovedì 26 luglio 2012

Conte e Pepe deferiti per omessa denuncia, Bonucci per illecito sportivo

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Tra Conte e la procura federale finisce pari. Una doppia omessa denuncia, per le partite Novara-Siena e  Albinoleffe-Siena del campionato di serie B 2010-2011, quando cioè era tecnico della squadra toscana. Soprattutto - questo il dato più rilevante - niente illecito sportivo. I timori maggiori per il tecnico della Juventus si dissolvono con le prime luci della giornata, quando intorno alle 8.45 un corriere ha notificato ai circa settanta deferiti i “rinvii a giudizio” disposti dal procuratore Palazzi. Per il tecnico, forse la situazione più delicata tra quelle in esame, scongiurato lo spettro dell’illecito che avrebbe voluto dire il rischio di una lunghissima squalifica.

Deferiti in tutto 13 club e 44 tesserati. Tra le società, per responsabilità diretta, Lecce e Grosseto. Tra i giocatori, deu della Juventus - Leonardo Bonucci e Simone Pepe - entrambi per la partita Udinese-Bari (terminata 3-3) del 9 maggio 2010. Ma mentre Pepe dovrà difendersi dall'accusa di omessa denuncia, Bonucci dovrà rispondere per un presunto "tentato illecito" che, se provato, potrebbe costare al difensore della Nazionale tre anni di stop

fonte repubblica.it

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