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giovedì 10 gennaio 2013

JUVE, l'anti MILAN è sempre VUCINIC

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giovedì 13 dicembre 2012

GIOVINCO magico 12! E ora (quasi sicuramente) il MILAN

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lunedì 26 novembre 2012

Vittoria con rigore inesistente del MILAN ma alla @Gazzetta_it fanno finta di niente...

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La JUVE perde contro il MILAN per un rigore inesistente ma oggi si parla di...

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...Marchisio che attacca Bonucci e della rabbia di Quagliarella...

lunedì 8 ottobre 2012

Se al posto dell'INTER ci fosse stata la JUVE, serviva la NATO...

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sabato 1 settembre 2012

Toto-Griglia: 1.Juve 2.Inter 3.Napoli 4.Milan 5.Fiorentina 6.Roma

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Così per gioco, al 1 Settembre 2012, la mia griglia di partenza.
1. Juventus, è ancora la più forte. Con un rinforzo vero in attacco non ce ne sarebbe stata per nessuno. Incognita doppio impegno con la Champions.
2. Inter, acquisti mirati. Se Milito e Snejder tornano a livelli ottimi se la può giocare per lo scudetto. Incognita Stramaccioni.
3. Napoli, Cavani garanzia ma Insigne saprà far dimenticare Lavezzi? Incognita una rosa non numerosa quanto un campionato di alta classifica richiede.
4. Milan, rivoluzione totale. Molto dipende da Pato, se si infortuna di nuovo... Incognita persi i giocatori decisivi tutti insieme anche se compensati da alcuni buoni arrivi.
5. Fiorentina, un centrocampo davvero di livello. Se Montella trova subito la quadratura del cerchio potrebbe esser la rivelazione del torneo. Incognita troppi cambiamenti e alcuni giocatori come Pizarro molto portati all'infortunio facile
6. Roma, divertimento garantito per tutti. Secondo me niente mezze misure o fa un campionato da ricordare o fallimentare.
Altre possibili squadre in lotta per un posto in Europa la solita Udinese e la Lazio se gira Hernanes.


venerdì 24 agosto 2012

CONTE come BERLUSCONI. TRAVAGLIO :"i tifosi perbene della JUVE oggi si vergognano più di prima a tifarla..."

L'ostile Juve
di Marco Travaglio
Gentile John Elkann, Le scrivo da appassionato di calcio, ma soprattutto da juventino che aveva
appena smesso di vergognarsi di esserlo dopo la dipartita di Moggi & C. grazie allo scandalo di
Calciopoli. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti,
Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava
un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima. Mai infatti, nemmeno negli anni bui di
Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia
sportiva il diritto di fare il suo dovere. Oggi invece Suo cugino - il signorino Andrea, che porta il cognome
francamente eccessivo degli Agnelli - ha trasformato la società in una succursale del Pdl: da mesi insulta la
Federazione di cui è uno dei soci più autorevoli e demolisce le regole e le istituzioni della giustizia sportiva, quasi fossero frutto di un complotto planetario contro la Juve, decise all’insaputa del club
più potente d’Italia. Ma non sempre: solo quando danno torto alla Real Casa. Se la giustizia sportiva
respinge i ricorsi per riottenere gli scudetti inquinati e dunque revocati, è una congiura e scattano addirittura
le denunce civili per risarcimento danni (tanto la tremebonda Figc, che per molto meno ha deferito
giocatori e dirigenti di altri club, porge l’altra guancia). 
Se condanna Conte in primo grado e in appello - fra l’altro per vicende cui la Juve, una volta tanto, è
estranea - è “caccia alle streghe” o, per dirla con Berlusconte, i giudici sono “tifosi ” e “pappa e ciccia”
con i testi d’accusa (ma non aveva chiesto di patteggiare su consiglio dei legali della società? S’è mai
visto un innocente che patteggia?). Se invece gli juventini Bonucci e Pepe vengono assolti in entrambi i
gradi di giudizio, il verdetto è sacrosanto e giustizia è fatta. Che direbbe, se fosse vivo, Gianni Agnelli? Era
tutt’altro che una mammoletta. Ma quando Boniperti usava Moggi come osservatore, non lo faceva entrare
in sede: l’Avvocato lo chiamava “il nostro stalliere” e mai l’avrebbe promosso non dico direttore generale,
ma nemmeno magazziniere. Quando, nel 1980, la società fu coinvolta nello scandalo scommesse per un
famigerato Bologna-Juve, non si ricorda una sola parola dell’Avvocato, di Boniperti giù giù fino al
vicemassaggiatore, contro la Figc e i suoi organi inquirenti e giudicanti. E quando la Fiat, come quasi
tutti i grandi gruppi, fu coinvolta in Tangentopoli, Gianni Agnelli si guardò bene dall’attaccare i magistrati. Anzi disse: “È bene che i magistrati lavorino serenamente e tranquillamente. Gli scandali è sempre 
bene che vengano a galla. Ritengo importante che si faccia piena luce e si accertino i fatti. Non credo alle
mezze misure. In certe situazioni è determinante la chiarezza totale”; “Anche in Fiat si sono verificati
alcuni episodi non corretti di commistione con il sistema politico. Credo sia errato e fuorviante pensare
che le indagini della magistratura siano parte di un complotto o di oscure manovre politiche”. Si dirà: era
pura ipocrisia. Può darsi: ma l’ipocrisia è la tassa che il vizio paga alla virtù. Ora si evade anche quella.
Domani inizia un campionato turbolento che, complice la crisi, potrebbe diventare teatro di violenze
e intemperanze fra tifosi. Non crede, gentile Elkann, che sarebbe molto opportuna qualche parola
distensiva dal club campione d’Italia, magari mutuata da quelle dell’Avvocato sui magistrati che devono
“lavorare serenamente e tranquillamente”, sugli scandali che “è sempre bene che vengano a galla”
senza “mezze misure”, sulle indagini e le sentenze che non sono “complotti od oscure manovre”? 
Se il Suo focoso cugino è in grado di pronunciarle, queste parole, tanto meglio. Altrimenti forse è il caso di metterlo in condizione di non fare altri danni alla fu Juventus. 
Nell’attesa, e nella speranza, che prima o poi impari come sta al mondo un Agnelli.

Come andra' la vecchia signora in questa stagione? Scommetti subito su tutte le partite bianco nere della stagione calcistica in corso, vai subito su bwin , scommetti e vinci con la nostra squadra del cuore

da notare in prima pagina l'articolo a firma anche di PAOLO ZILIANI e tale MALCOLM PAGANI...


venerdì 11 maggio 2012

PIRLO: "Grazie ALLEGRI" E i tifosi della JUVE ringraziano il MILAN, che ancora rosica...

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Poco da aggiungere. Il 60% (forse anche più) dello scudetto della JUVENTUS porta la firma di ANDREA PIRLO, assoluto fenomeno.
Solo grazie a lui la squadra bianconera ha potuto metter in atto sul campo tutte le brillanti idee di CONTE.
Nella sua lunga intervista concessa oggi alla PRAVDA ROSA veramente tanti spunti per riflettere.
Eccone i passaggi più interessanti.
Pirlo, si è sentito sottovalutato e scaricato dal Milan?
«Le cose sono andate così. Quando abbiamo parlato del mio contratto, mi hanno proposto il rinnovo per un anno. Io chiedevo un triennale perché ero più giovane degli altri giocatori in scadenza. Ma il vero motivo del mio trasferimento è stato un altro: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto "no, grazie" e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica».
Quindi è stata una scelta tecnica.
«Il Milan ha deciso che non servivo più. L'ho capito subito durante quel colloquio. Nel mio ruolo Allegri preferiva altri giocatori».
Le diede fastidio la richiesta di prova tv pubblicata sul sito del Milan per una sua presunta gomitata a Van Bommel nello scontro diretto?
«Certo: ho giocato lì 10 anni, sanno che io non faccio certe cose».
Adesso qualcuno si sarà pentito di averla lasciata andare?
«Non lo so. Ma durante la stagione molti miei ex compagni mi hanno detto che sentivano la mia mancanza. Io sono contento: ho vinto».
Quando ha capito che sarebbe stato possibile?
«Da subito: ho avvertito un'aria particolare. A giugno al matrimonio di Buffon alcuni suoi amici mi chiedevano se fossi pazzo per aver lasciato il Milan, risposi che quando mi sposto lo faccio per vincere. E dissi che avremmo conquistato lo scudetto. Adesso mi ringraziano perché andarono a scommettere sul nostro trionfo...».
Ricorda le prime parole con Conte?
«Ero in Nazionale, lui aveva appena firmato. Mi chiamò per presentarsi e mi sorprese: dovevamo ancora fare le vacanze e lui era già carico. Fu una bella telefonata».
Conte è stata una piacevole sorpresa?
«È un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità. Prepara benissimo le partite, studiamo i video degli avversari 3-4 volte alla settimana e quando scendiamo in campo è difficile che qualcosa ci sorprenda. Conte è un talento della panchina».
Ha un chiodo fisso?
«Vuole i centrocampisti stretti per evitare passaggi tra le linee».
Il 4-2-4 iniziale le sembrava un azzardo?
«Per me non cambiava molto, comunque quel modulo mi divertiva. Poi Conte ha scelto altre strade: è segno di grandezza saper modificare le proprie idee. Il modulo con tre centrocampisti centrali è il più adatto alla squadra, ci ha reso più aggressivi. Conte parla molto con noi, si confronta».
Qual è stato il segreto?
«Il lavoro e la voglia di raggiungere quest'obiettivo in silenzio».
Il lavoro conta più del talento?
«No, il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l'hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori».
Tra le squadre vincenti in cui lei ha giocato, dove colloca questa Juve?
«Tra le più forti per mentalità, orgoglio e voglia di imporre il proprio gioco».
Come se la sarebbe cavata questa Juve in Champions?
«Ce la saremmo giocata, proprio per il tipo di calcio che facciamo. Servirà qualche innesto, ma siamo pronti. Il martedì e il mercoledì ci restava l'amaro in bocca perché avremmo voluto confrontarci con le grandi d'Europa. Ormai ci siamo».
I numeri dicono che lei non aveva mai giocato così tanto e bene. È la migliore stagione della sua carriera?
«Non lo so. Magari restando per anni nella stessa squadra è stato sempre dato tutto per scontato, mentre in questa stagione l'effetto novità mi ha fatto apprezzare di più».
È arrivato qualche sms di complimenti dal Milan?
«Sì, quasi tutti gli ex compagni mi hanno scritto».
Berlusconi e Galliani?
«No».
Cosa pensa della terza stella della Juve?
«Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo».
A Trieste ha pianto.
«Lacrime di gioia: la vittoria è stata bella e intensamente voluta. Ci tenevo molto. Mentre piangevo ho abbracciato Buffon: dall'estate scorsa parlavamo di questo scudetto».
Lei non esce dal campo sconfitto in campionato dal 18 dicembre del 2010.
«Una sensazione bellissima, teniamo molto a chiudere la stagione imbattuti e a proseguire l'anno prossimo. E vogliamo anche la Coppa Italia: il giorno prima è il mio compleanno, sarebbe il regalo più bello».
Quando il Milan era volato a +4 a causa di tutti quei vostri pareggi, non ha temuto di non farcela?
«No, ero dispiaciuto perché pensavo di stravincere e invece ci saremmo dovuti accontentare di vincere».
Lei conosce bene l'ambiente Milan: quali sensazioni aveva quando i dirigenti e Allegri continuavano a parlare del gol di Muntari?
«Era il segnale che ci temevano, avevano compreso la nostra forza. Non erano più convinti di vincere».
Ha giocato per anni a San Siro: lo Juventus Stadium regge il confronto?
«Nelle notti di Champions con 80.000 spettatori San Siro è uno spettacolo. Ma per tifo, rimbombo ed effetto sonoro la nostra casa è molto simile: sono in 40.000 ma sembrano di più».

sabato 7 aprile 2012

JUVE, che sorpresa dentro l'uovo di PASQUA: vittoria a PALERMO e sorpasso al MILAN!!

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Grandissima sorpresa nella giornata pre-Pasquale.
Il Milan perde clamorosamente in casa contro la Fiorentina. Il goal decisivo è addirittura di Amauri.
La Juve non spreca la ghiottissima occasione e va a vincere a Palermo per 2 a 0 grazie ai goal di Bonucci e Quagliarella.
I bianconeri tornano capolisti del campionato a 7 turni dalla fine. Sarà un testa a testa emozionante.

mercoledì 21 marzo 2012

DEL PIERO-VUCINIC, la JUVE elimina il MILAN e vola a ROMA

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Al termine di 120' emozionanti, la JUVENTUS elimina il MILAN e si qualifica per la finale di COPPA ITALIA di ROMA.
Decisivo il goal di VUCINIC nei tempi supplementari. VUCINIC, nuovamente migliore in campo.
Nei tempi regolamentari al goal del capitano ALESSANDRO DEL PIERO, al suo ultimo JUVE-MILAN, avevano risposto MESBAH  e MAXI LOPEZ.
La JUVE ha un grandissimo cuore. E l'impresa arriva nel giorno in cui la UEFA assegna la finale di EUROPA LEAGUE allo stadio di TORINO.

venerdì 9 marzo 2012

JUVE, ora basta pareggi! Ecco il parallelo stagionale con il MILAN.....

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Il parallelo del campionato tra JUVENTUS e MILAN evidenzia quanto nei campionati con la vittoria a 3 punti pareggiare corrisponda in pratica ad una mezza sconfitta.
La JUVE per largo tratto del girone di andata ha sfruttato il vantaggio accumulato nei confronti dei rossoneri nella prima parte della stagione. Il vantaggio massimo 6 punti alla sesta giornata.
Dopo di allora la squadra bianconera, nonostante la squadra di Allegri abbia già perso 4 volte in stagione, non è mai più riuscita a sfruttare a pieno i passi falsi rossoneri, per via dei troppi pareggi.


Adesso per i bianconeri inizia un ciclo di ferro:
GENOA-FIORENTINA-INTER-NAPOLI-PALERMO-LAZIO
Mentre il MILAN avrà:
LECCE-PARMA-ROMA-CATANIA-FIORENTINA-CHIEVO


Se la squadra di CONTE non inverte il trend, sarà dura poter lottare fino alla fine.


Nelle prossime partite, alla faccia dell'imbattibilità che non ti da diritto a nessun premio, sarebbe meglio ad esempio vincerne 5 e perderne 1 ad esempio, piuttosto che pareggiarne 2 e vincerne 4.

mercoledì 29 febbraio 2012

DISCRETI e MUGHINI questa sera in tv a partire dalle ore 21,00 per commentare le polemiche su MILAN - JUVE

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Questa sera a partire dalle ore 21,00 il nostro Stefano Discreti e Giampiero Mughini saranno ospiti nella trasmissione "La Juve è sempre la Juve" condotta da Alessandro Santarelli e la storica bandiera juventina Sergio Brio.
E' dallo speciale Calciopoli andato in onda a Controcampo su Rete 4 che non succedeva.


Altri ospiti in studio l'attore Massimiliano Vado e l'ex arbitro Graziano Cesari.


Grande spazio alla sfida infinita tra Milan e Juventus.
La trasmissione si può seguire dalle 21,00 alle 22,30 sul digitale terrestre nel Lazio canale T9 e sul canale satellitare gratuito 828 GBR in tutto il mondo. 
Per l'occasione verrà garantito anche la visione in streaming all'indirizzo http://www.tifosibianconeri.com/forum/topic/423268-la-juve-e-sempre-la-juve-canale-828-t9tv-gbr-sat/

lunedì 6 febbraio 2012

MOGGI: "PERUZZO come hai fatto a non vedere il rigore per la JUVE? MILAN, le pressioni di GALLIANI...."

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L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione  di Gold Tv, Telecolor, Rete 7, Telespaziotv e Italia mia in onda tutte le domeniche ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito all’ultima giornata di campionato disputata.
PARTITE RINVIATE, NON E’ SOLO COLPA DEL MALTEMPO
“L’ultima settimana di campionato è stata fortemente condizionata dal maltempo. Mai visti in vita mia così tanti rinvii di gare di calcio tutti insieme. E’ vero, Juve a parte, in Italia ci sono stadi obsoleti e vecchi ma la causa principale di tutto questo caos è il non aver previsto anticipatamente che nel periodo invernale giocare alla sera sarebbe stato pericoloso. Addirittura la Lega ha piazzato anche un turno infrasettimanale. Pazzesco. Per prevedere infortuni e tutelare i tifosi in inverno dovrebbe esser la norma giocare alle 12, 30 o alle 15,00 come d’altronde capitava un tempo. Poi uno stadio nuovo può servire, come dimostrato a Torino, e noi questo l’avevamo capito prima di tutti quando abbiamo cominciato a pensare ad uno stadio di proprietà....  “
PERUZZO, MA COME SI FA A NON DARE UN RIGORE COSI’ ALLA JUVE?
“Contro il Siena la Juve ha disputato una partita brutta. La squadra è sembrata rilassata, in alcuni momenti stanca mentalmente e con poche idee propositive anche perché Sannino per Pirlo ha preparato a centrocampo una vera gabbia. Il Siena si è ben difeso e alla fine il pari è anche meritato ma come si fa a non fischiare un rigore come quello netto negato alla Juve? Peruzzo come ha fatto a non vederlo?"
GRAZIE AGNELLI, GRAZIE CAPELLO. 
“Devo dire che le parole di Agnelli nei miei confronti mi hanno fatto un grandissimo piacere perché  Andrea ha avuto molto coraggio e sicuramente qualcuno tra la proprietà della Juventus non le avrà apprezzate. Anche per Fabio Capello sono il migliore direttore sportivo di sempre? E’ bello ricevere attestati di stima così importanti da chi ha avuto modo di apprezzare il modo in cui lavoravi. D’altronde insieme a Capello stavamo costruendo la Juve più forte di tutti i tempi che avrebbe stradominato in Italia per anni. Ma ci hanno fermato con Calciopoli… E adesso che sono arrivate anche le motivazioni della sentenza...”

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