lunedì 22 marzo 2010

Paura e delirio a Torino

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Quest'anno credevamo di aver visto tutto. Sconfitte con Bari, Catania, Chievo, Napoli, Cagliari, Sampdoria, record di sconfitta in casa in Champions (1-4), farsi recuperare 3 gol in CASA dall'ultima in classifica, vendette di ex allenatori, cambi di allenatori..inoltre siamo anche riusciti a farci fare quattro gol dal Fulham ed uscire dall'Europa League in modo umiliante. Siamo ad un passo dal record delle diciotto partite consecutive nel subire gol maturate nella stagione 1954-1955, stiamo a quota sedici gare. Ancora poco, forza ragazzi!
Inutile dire che il marcio è nella Società, è in chi gestisce questo progetto sbagliato in partenza; Blanc organizzava Tour de France, Secco faceva le fotocopie a Moggi, Bettega da solo non può salvare una situazione allo sbando.
L'unica cosa che ci può salvare quest'anno è la qualificazione in Champions, il quarto posto, come il Napoli, il Palermo, la Sampdoria...Ebbene si, perchè è questo quello che dobbiamo mettere in conto, che stiamo allo stesso livello di queste squadre e noi ci chiamiamo Juventus, forse gli Elkann questo ancora non l'hanno capito.
Chi ci rimette ovviamente siamo noi tifosi, che ci illudiamo, che speriamo in qualcosa, che da quattro anni a questa parte siamo gli unici che difendono veramente questi colori. Un colpo di stato ovviamente sarebbe meraviglioso ma impensabile, un nome ci sarebbe però, anzi un cognome per la precisione, ed è quello che più rappresenta la storia di questa società.
Agnelli, Andrea.
Ma almeno qualche notizia buona arriva anche dall'infermeria, Chimenti mentre ritornava nello spogliatoio a fine gara di Sampdoria-Juventus nel dare un pugno si sarebbe procurato la rottura del quinto metatarso dopo aver sbattuto con forza la mano su un tavolo negli spogliato. Genio.

Questo si che è attaccamento alla maglia...

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