lunedì 20 dicembre 2010

Rabbia Juve

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Se contro la Lazio all'ultimo secondo la Juventus aveva fatto piangere di gioia i suoi tifosi, contro il Chievo c'è stato il rischio collasso per il motivo inverso. I tifosi erano speranzosi nella continuità della scia positiva dei bianconeri e davvero per poco questo non si è avverato, ma per tutto c'è una o più motivazioni. Se Krasic domenica scorsa non avesse segnato all'ultimo respiro probabilmente sarebbero tornati fuori quei limiti che questa squadra ha: fa fatica a chiudere le partite prima del tempo, si fa rimontare con troppa poca facilità, crea moltissimo ma conclude meno di quello che dovrebbe. In questo campionato davvero non esaltante la Juventus è una delle candidate al titolo e come gia successo in altre occasioni non dovrebbe gettare al vento punti importanti, spesso decisivi, che ti danno poi la possibilità di vincere un titolo.

Quest'anno non ci sono grandissime squadre, probabilmente l'unica che ha quel qualcosa in più è il Milan che però sabato si è dimostrata più che battibile. E allora tutte le formazioni che rincorrono ci sperano, devono farlo. E la Juventus deve concretizzare la possibilità di rimonta perchè ha tutte le carte in regola per farlo, se non fosse per questi pareggi che quest'anno spesso riaffiorano, proprio in quelle gare dove si creano tantissime palle gol ma non si riesce per un motivo o per un altro a portare a casa la partita. Come successe ad esempio con la Fiorentina, dove c'erano state almeno dieci palle gol nitide contro una appena.


Queste partite vanno assolutamente chiuse, perchè in un campionato così "ballerino" ogni punto è d'oro. Però. Ci sono anche i però. Perchè quella contro il Chievo è un pareggio a sè, una partita determinata probabilmente da altri dove però non vanno dimenticate le proprie colpe, ma è una gara che va sicuramente differenziata dagli altri pareggi. Bergonzi e i suoi hanno fatto davvero un bel danno, tanto che anche i giornali non proprio amici della Juventus hanno sottolineato il fatto. Nel primo tempo, sulla zero a zero si inventa un rigore per il Chievo, con Moscardelli che probabilmente cade prima di essere toccato da Chiellini, e in più l'azione era partita con il fuorigioco del romano. E lì fortunatamente c'ha pensato San Marco Storari, che individua l'angolo dove Marcolini battezza dentro. Ma i danni della terna arbitrale continuano nel secondo tempo, quando appena si è ricominciati a giocare si inventa un espulsione sul giovane Giandonato per fallo da ultimo uomo su un avversario, quando quest'ultimo è stato si forse strattonato sul braccio (anche se i replay fanno notare quanto la caduta sia stata accentuata) ma si vedeva chiaramente che si stava allargando sulla destra e che non sarebbe stata una chiara occasione da gol. Così la Juventus ha dovuto giocare l'intero secondo tempo in inferiorità numerica, senza subire tante occasioni contro anche se chiaramente un pò di affanno c'è stato perchè la superiorità dei veronesi si è fatta sentire in mezzo al campo e nelle azioni di attacco. 
Purtroppo proprio sul finale non si è riusciti a mantenere il risultato a favore, ma questa è un altra storia. Molto più importante il fatto che Bergonzi e i suoi guardalinee (sempre più protagonisti in negativo di questa stagione, quasi più degli stessi arbitri) hanno completamente stravolto il senso di una gara ormai a senso unico, e che la Juventus avrebbe quasi sicuramente condotto verso la vittoria, per quei tre punti così importanti per rimanere in scia con le altre e per andare a meno tre dal Milan. Poi sicuramente vanno elencati gli episodi in cui la Juve questa partita la doveva comunque sia portare a casa, perchè una squadra così non può sprecare occasioni talmente importanti che fanno sfumare vittorie così preziose. Basti pensare, oltre alle tante occasioni avute come al solito, a quelle più clamorose con Iaquinta prima, e Krasic poi. Il serbo, ieri probabilmente un pò sottotono (un pò perchè gli avversari iniziano a prendere le misure, un pò perchè ieri non è stato poco preciso nella manovra e nell'aiutare i compagni) prima serve un buon assist per Iaquinta che sbaglia clamorosamente sotto porta (davvero troppo impreciso il calabrese, ieri positivo come prima punta ma troppo sprecone per un centravanti) e poi dopo una cavalcata a tutto campo sbaglia la cosa più facile per una porta sguarnita, dove invece di tirare a giro bastava appoggiare la palla in rete o darla a Iaquinta completamente solo.
Della serie, va bene la sfortuna (quest'anno davvero troppe poche volte la sorte sorride alla Juventus) va bene gli errori arbitrali ma ci si mette anche del nosto, se in una partita ormai senza storia si sbagliano certe cose, che ti permetterebbero di chiudere una gara senza storia. Ma come detto, è stato un pareggio diverso dagli altri, si accetta e si porta a casa quello che si raccoglie, sperando di ricominciare al massimo delle proprie convinzioni gia dal giorno dell'epifania, dove la Juve ospiterà il Parma. Un plauso va fatto al solito Quagliarella, davvero ancora fondamentale per questa Juve di DelNeri, ieri gran gol in rovesciata e ispiratissimo anche sui colpi di testa. Buonissimi i due portieri, Sorrentino ieri para-tutto, ottimo su Sorensen che liberandosi calcia di punta ma il portiere manda il pallone sul palo. Sottotono la prestazione di Aquilani, che probabilmente ancora deve riprendersi dal piccolo problema fisico che ha accusato qualche settimana fa, e ci auguriamo che sia lui che Krasic si riprendano sia fisicamente che psicologicamente per il nuovo anno, perchè davvero essenziali per ila manovra bianconera e perchè che giochino come fatto ieri serve a poco. Insomma, la squadra c'è, il gruppo è compatto e questo allenatore sta davvero mettendo le basi per una Juventus più che positiva. Basta non sprecare certe occasioni, sperando che ce ne siano molte altre.

Tiziano Salvatori

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