venerdì 29 luglio 2011

Il Poker come un antistress?

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Disciplina, dedizione, agonismo, voglia di vincere. Sono questi gli aggettivi che probabilmente accomunano i calciatori con i giocatori professionisti di Texas Hold’em. E in effetti questi due mondi, così affascinanti e così simili, hanno davvero molto in comune. Basta mettere a confronto una finale di calcio come la coppa campioni con un tavolo finale, per capire che ambedue le discipline hanno veramente qualcosa in comune. Magari le modalità non sono proprio le stesse, e si capisce bene anche il perché, ma l’agonismo e la voglia di vincere sono identiche. E anche i giocatori professionisti di poker per vincere i tornei devono essere allenati .

Certo, come dicevamo prima l’allenamento cambia e se è vero che i calciatori corrono dietro ad un pallone per scaricare l’adrenalina, forse per i giocatori di Poker è un po’ diverso perché alcuni di loro sembrano veramente impassibili mentre aspettano il flop oppure prima di fare All- in. Tuttavia, nel mondo del calcio c’è anche chi sostiene che il poker possa in un certo senso aiutare a scacciare la noia o in certi casi anche a rilassarsi. Ed proprio quanto ha raccontato il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Repubblica.
Durante il suo periodo di inattività, quando stava  scontando il suo infortunio, il numero 1 della Juventus e della nazionale ha confessato che, mentre passava le sue giornate inattivo, il poker online, e di tanto in tanto una partita dal vivo con gli amici, lo hanno aiutato veramente a scacciare la noia. Magari passare il tempo tra la fisioterapia e la palestra pe sei giorni alla settimana, per un giocatore di calcio infortunato può essere davvero stressante, specie per quelli che non abbandonerebbero mai la loro maglia. E allora cosa c’è di meglio di una bella partita a Poker Texas Hold’em?
A questo aggiungiamo che una sana partita, se presa nel modo giusto, può anche aiutare a fare gruppo. E forse non è un caso che Buffon giochi anche con i suoi colleghi della Juventus come Chiellini, Marchisio, Iaquinta, Grosso, Chimenti e anche Giovinco, che fino a poco tempo fa militava nei biancoazzurri. E allora potremmo proprio dire che il Poker, se preso nel modo giusto, può avere anche delle proprietà (passateci il termine inappropriato) curative perché aiuta a socializzare e a scacciare la noia. E chi meglio di un calciatore che non può giocare con la sua squadra può apprezzare di più queste caratteristiche? Insomma è proprio vero che le vie del Poker sono infinite. Basta prenderle per il verso giusto.

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