mercoledì 17 febbraio 2010

"Van Der Wiel e Vertonghen, due da prendere!!"

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"Tutti pazzi per la Juve" ha intervistato questa settimana FEDERICO CASOTTI, voce storica di SPORT ITALIA e grandissimo esperto del calcio olandese.

Salve Federico, ti seguiamo spesso su SportItalia con le tue telecronache sul campionato olandese che ha sicuramente caratteristiche diverse da quello Italiano, ma per certi versi spesso è anche migliore.

“E' un piacere per me intervenire nella vostra prestigiosa trasmissione. Si, l’anno scorso ad esempio ha vinto il campionato l’AZ che non lo vinceva da trent’anni e lo ha vinto per la seconda volta nella sua storia. In Italia queste cose capitano raramente.....”

Vogliamo svelare la tua fede calcistica?

“Faccio outing, diciamo che in vostra compagnia mi sento come a casa. Faccio una premessa: se si fa questo lavoro è perchè si ama il calcio, e questa passione nasce sempre per l’amore che si ha verso un calciatore o comunque per una squadra in particolare. Non credete mai a chi vi dice il contrario, l’importante è essere sempre obiettivi.”

Come consideri il momento complicato della Juventus?

“La vedo difficile per la Juve, perchè il discorso della programmazione lo trovo complesso. Ad esempio le risorse che c'erano sono state sfruttate male. Se pensiamo che l’Inter ha preso Snejder per quindici milioni e la Juve per venticinque ha preso Felipe Melo, già si capisce che qualcosa non va. Le risorse poi già c’erano tre-quattro anni fa, quando la Juventus è risalita in Serie A. Si poteva e si doveva ricostruire meglio e invece adesso ti ritrovi a dover quasi rimpiangere Ranieri..”

Ci sono quindi degli errori di base, ma anche in questi giorni ci spaventiamo quando leggiamo il nome di Vargas accostato asuoi venticinque milioni di euro?

“Esattamente, il problema è proprio quello, la Juve si è fatta un'immagine di squadra spendacciona rischiando di passare come era l’Inter anni fa.”

La nostro paura è quella, avvicinarsi ad uno stile che non ci accomuna.

“Si è perso di vista il significato di essere Juve a livello di mentalità e non solo. Anche per quel che riguarda i cambi di allenatore, fino a pochi anni fa la Juventus non cacciava un allenatore nemmeno se si trovava sull’orlo della Serie B, adesso si fa peggio di Zamparini. Poi si passa da un estremo all’altro, si parla già di bocciatura di Zaccheroni, quando secondo me non puoi giudicarlo per pochi mesi o addirittura già dopo poche giornate. Al massimo ti puoi chiedere il perché lo hanno scelto, e credo lo abbiano fatto per la sua esperienza.”

Un tuo pensiero sulla diversità dei due incontri di Genoa e Ajax.

“Parto dal presupposto che il Genoa era forse il miglior avversario possibile da incontrare perchè è forse la squadra più "olandese" d’Italia e vincere contro di loro potrebbe esser stato fondamentale per trovare lo slancio giusto per far bene anche contro l’Ajax. Non butterei al vento l’Europa League come competizione, che è di alto livello. Non ci sono squadrette, poi se la vinci vai a giocarti la Supercoppa a Montecarlo. Il Porto di Josè Mourinho ha aperto il suo ciclo vincente portando a casa la Coppa Uefa, il Siviglia ha fatto lo stesso vincendone due, anche lo Zenit stesso discorso. Le squadre che l’hanno vinte negli ultimi anni, se lo sono messe in bacheca e non credo sia così male”


Come vedi la stagione dell’Ajax?

“È il miglior attacco dell’Eredivise. Poi possiamo anche dire che in Olanda è più facile segnare, ma credo che fare 70 gol in meno di 20 partite sia un bel bottino. Ha alternato goleade a partite a secco di gol, ma è composta molto bene in difesa. Il settore giovanile ha prodotto buoni difensori, che è un anomalia in Olanda dove non c’è il culto in quel settore. Ha cinque quinti della difesa prodotti in casa, che non è male come cosa. Suggerirei un paio di elementi da tener d’occhio, come il terzino destro Van Der Wiel, che è un vero pendolino e che mi piace moltissimo, e Vertonghen, difensore sinistro e centrale classe ’87. Entrambi sono già alla quarta stagione nella prima squadra, questo per dare un idea su come vengono gestiti i giovani in Olanda.”

Se dovessi individuare il vero pericolo dell’Ajax, che nome faresti?

“Direi l’uruguaiano Suarez, che è il capitano e l’elemento di maggiore esperienza, anche con la nazionale pur giocando meglio con l’Ajax. Ha la media di un gol a partita, ed è il capocannoniere. Però è discontinuo, la squadra dipende molto da lui: se lui non c’è e ha la luna storta, tutta la squadra non gira come dovrebbe. Per il resto l’Ajax si basa su un 4-3-3 abbastanza olandese dove pero il resto dei giocatori sono bravi ma non certo fenomeni.”

Secondo te la Juventus, giiocando con difesa a tre, potrebbe incontrare problemi visto il gioco dell’Ajax?

“Si perchè giocano sulle fasce, ad esempio Emanuelson sulla sinistra di 23 anni, eterna promessa fa male se non stai attento. L’Ajax gioca sicuramente di collettivo grazie all’allenatore Martin Jol, che prima era al Tottenham e poi all’Amburgo. L’Ajax ha recuperato più compattezza rispetto alla squadra dell’anno scorso guidata da Van Basten.”

È complicato capire in quale stato emotivo la Juventus affronterà la gara di Amsterdam.

“Dipende tutto dalla Juve, i valori parlano chiaro. La Juventus vale di più, è superiore all’Ajax sotto tutti gli aspetti, ma la squadra di Jol è in ripresa. Fino a dieci giorni fa era fuori dalla lotta al titolo, ma vincendo col Twente si è rimessa in corsa, come umore è in salita. Invece, al momento del sorteggio come morale eravamo più o meno allo stesso livello, diciamo che loro hanno recuperato, la Juve no.”

Un pronostico sulla doppia sfida?

“Voglio sperare che alla fine la Juventus passi, perchè mi preoccuperei globalmente a livello di stagione se i bianconeri non passassero il turno.”

Per concludere, ad Amsterdam pare ci sarà al seguito dei tifosi della Juve una compagine degli ultras del Den Haag, visto il loro gemellaggio. Si sa che tra gli ultras dell’Ajax e quest’ultimi con corre buon sangue. C’è da preoccuparsi?

“Le due squadre si odiano, speriamo che non ci saranno problemi. Per cinque anni di fila sono state proibite le trasferte alle due tifoserie quando in campo scendevano le due squadre. Quando c’è quella sfida, il discorso si fa serio. Speriamo che la polizia olandese faccia bene.”

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