giovedì 2 settembre 2010

Ai posteri l'ardua sentenza. Marotta spiegaci la cessione di Diego

6 commenti

Tra tutte le domande che ogni tipologia di giornalista ha effettuato al DG bianconero, in queste pesanti settimane di calcio mercato, che hanno visto la Juve sprofondare qualitativamente negli abissi della provincia, ve ne è una mai stata fatta, con rispettiva risposta ovviamente mai consegnata alle tv o alla cronaca scritta. Domandare sarebbe lecito, rispondere cortesia. Caro… Direttore generale, perché ci hai venduto (regalato) Diego ?! Questa domanda aldilà della comprensibile rabbia dei tifosi, aumentata spropositatamente dopo l’annata triplete degli storici e odiati rivali dell’Inter, e la trionfante campagna acquisti del Milan, sorge spontanea a chiunque si interessi di calcio, dato che gli altri acquistano Ibra e noi vendiamo Diego. La Juventus in questi anni è sempre parsa inspiegabilmente allergica alla fantasia, ad acquistare o a dar fiducia ad elementi in squadra dall’elevato tasso tecnico. Il trequartista, il regista, ruoli estranei al vocabolo juventino manageriale alla voce “interessi/acquisti” degli ultimi anni, per poi sempre ripiegare su scelte inspiegabili a modi Poulsen-Xabi Alonso per intenderci. Ma perché? Perché non si è mai voluto “seriamente” puntare e insistere, su determinati giocatori e moduli, quando le maggiori squadre mondiali, hanno un regista a metacampo e sono tutte tecnicamente e qualitativamente attrezzate nella manovra offensiva. Tutto ciò è inspiegabile, confrontato anche al fatto che questa Juve è senza idee, senza qualità(eccezion fatta per Del Piero che va verso le 36 primavere e non è eterno come non lo è stato Nedved) macchinosa e lenta, di testa e di piedi.

Ma cerchiamo di darci noi delle risposte : BILANCIO? Direi di no… Diego è stato ceduto per circa 15 milioni di euro più bonus (quanto Bonucci, che non me ne voglia è comunque un buon giovane difensore). La cifra non è stata tenuta in cassa per far fronte ad eventuali bilanci, ma ben si reinvestita immediatamente su Quagliarella, dopo il fallimento della trattativa per Di Natale(33 anni contro i 25 di Diego e mai convincente a livello internazionale). Inoltre a livello ingaggio il fantasista brasiliano percepiva all’incirca quanto uno Zebina o un Poulsen qualunque.

QUESTIONI CARATTERIALI ? Non lo credo… Il ragazzo è sempre stato molto professionale e dotato di ottimo carattere, umile e volenteroso.

SCELTA TECNICA? Non lo voglio neanche pensare… Chi è l’incosciente che “regalerebbe” Diego, privando una squadra della totale qualità di cui disponeva, per un 442 che più “pane e salame” agli antipodi bellici non si può.

Per quanto riguarda e concerne il mio pensiero, credo che Diego sia stato venduto, ma questa è una mia opinione, perché c’era un’antipatia e possibile gelosia nei suoi confronti.

Detto questo caro…Direttore generale, puoi REGALARE un campione di valore assoluto che poteva essere il faro di questa squadra smarrita nel mare in tempesta, ad una squadra che ti ha deriso e schernito (affare Dzeko) per tutta l’estate, prendendoti a pesci in faccia ? Dacci un perché…

Ai posteri l’ardua sentenza…

Morris Bregolato

6 commenti:

  • 2 settembre 2010 alle ore 15:27
    Anonimo :

    Diego ha fatto la mezza sega per un anno intero.

    Ora non mi pare corretto farne un fenomeno.

  • 2 settembre 2010 alle ore 15:40
    Davide :

    Cifra investita totalmente per l'acquisto di Quagliarella? Ma quando mai?! L'ex napoletano arriva in prestito, se non funziona via. Diego: un altro anno come l'appena trascorso e finiva al Nizza, a tremila lire, in un riflesso zavaroviano

  • 2 settembre 2010 alle ore 18:24

    Io credo che Marotta sappia di calcio e di economia aziendale, per cui rimango in attesa di vedere come andranno le cose e poi mi esprimerò, invito tutti ad avere la stessa fiducia ed attendere il corso degli eventi.

    Diego non è un campione, ma 10 ml di euro in meno sono tanti, considerando che lo Shalke 04 ne offriva 17! Ritengo che la verità la sanno solamente i diretti interessati

  • 2 settembre 2010 alle ore 20:53
    Anonimo :

    Pazzesco... la juventus è una squadra senza ne capo ne coda... ho letto l'intervista di Zebina e ha detto una cosa che mi ha fatto pensare... quando dice che dopo aver visto come era stato trattato nedved non potevano aspettarsi niente. Ecco... io non dimenticherò mai Pavel. Un giocatore che ha dato tutto per la Juve, è sceso in B senza fiatare ed è stato messo alla porta come... uno Zebina qualsiasi. Qui i problemi sono quelli dello scorso anno e di quello prima ancora... Elkann e Blanc. Fuori loro si può tornare a sperare. Diego era l'unico giocatore che saltava l'uomo. Ora chi lo farà? Pepe?

  • 3 settembre 2010 alle ore 12:08
    Davide :

    Diego era l'unico giocatore in grado di saltare l'uomo. Ipoteticamente. In realtà non si è mai visto. Un esempio del suo fragoroso genio: Inter-Juve, Sissoko espulso, fuori Del Piero, tutto sulle spalle del brasiliano. Ipoteticamente. Come sempre.
    Zebina guadagnava e non giocava, ecco perché aveva il tempo di elucubrare.
    La società Juve sta difficoltosamente mutando pelle dopo gli orrori della gestione Blanc ("Pensavo che il calcio fosse molto piu' difficile e invece... "), il quale mi dicono sarà il prossimo a fare le valigie. manca solo lui. Gli altri, Marotta e compagnia stanno ricostruendo dalle macerie, sarà un duro lavoro

  • 3 settembre 2010 alle ore 17:49

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