lunedì 13 dicembre 2010

Le Pagelle di Juve - Lazio

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Storari 5,5. Gli fa male, malissimo la dichiarazione di stima da parte della dirigenza sull’eventuale ritorno da titolare tra i pali di Buffon. Pessimo nell’uscita alta, è inutile anche la successiva protesta. Questo errore che, per fortuna, non ci è costato due punti, non deve comunque scalfire il giudizio su un ottimo portiere ed un ottimo professionista.

Sorensen 7. Splendida prestazione dell’imberbe danese. Se due indizi fanno una prova…gli indizi sono ormai più di due. Contro un avversario difficile per chiunque come Zarate, dalle caratteristiche fisiche opposte alle sue, gioca una grande partita. Pur saltato in velocità sui primi passi, ha l’elasticità fisica di recuperare e mettere il fisico. Andrà di sicuro sgrezzato dal punto di vista tecnico ma, parlando di un classe 92, il tempo è dalla sua parte. Continua con umiltà, Frederik!

Bonucci 6. Meno scintillante delle ultime uscite, incappa in quell’eccesso di sicurezza che è il suo maggior difetto, regalando un’occasione a Floccari. Per il resto del match bada al sodo e non fa male. Dai Leo, concreto!

Chiellini 7. Sblocca subito la partita ed è questo un ottimo segnale, perché noi tutti ci aspettiamo il contributo di Giorgione anche in attacco. Per il resto della partita fa benissimo il suo mestiere, tenendo bene la difesa in una giocata così così per il compagno di reparto Bonucci.

Grosso 5,5. Partita non pienamente sufficiente quella del terzino campione del mondo. Dopo Catania, un’altra prestazione non all’altezza. Risente forse della fatica dopo mesi in naftalina. Che sia giunta l’ora di Traorè?

Krasic 7,5. Devastante nei primi minuti, continuo in partita, decisivo alla fine. La furia Serba si carica la Juve sulle spalle, e dopo mille scatti, piazza quello decisivo che porta al gol liberatorio. Nel mezzo, tanta corsa ma anche tanta qualità. Un gol che tiene su la Juve, ribellandosi ad un risultato che sembrava scritto. Parafrasando un idiota della TV, meglio serbo che servo.

Aquilani 7. Dopo la partita così così di Catania, riecco il Principe Alberto versione regale. Giocate di prima, cambi di gioco illuminati e verticalizzazioni perfette, soprattutto per gli inserimenti di Krasic. Si assume l’onere dei calci piazzati e mette sulla testa di Chiellini l’1-0; scheggia la traversa su punizione e impegna Muslera da fuori area. Bentornato, Principe. Il suo sorriso e la sua corsa a fine partita ci fanno stare sereni.

Felipe Melo 6,5. Partita difficile per Felipe Melo, preso in mezzo dai tocchi di Matuzalem, dalla corsa di Brocchi e dalla “guardia” su Hernanes. Ma il Felipe Melo di quest’anno non si perde d’animo; la sua anima pugnandi lo fa uscire vincitore quasi sempre dai duelli con le controparti e l’arma Hernanes è praticamente disinnescata. Prende una giusta ammonizione per un intervento su Zarate.

Marchisio 6. Tornato dalla squalifica, non una grande partita per Claudio. Fa il suo senza lampi né mancanze, ma da lui ci aspettiamo molto di più. Dopo mesi al massimo, una partita così ci sta assolutamente.

Quagliarella 5,5. Dopo la serata fantastica di Catania, Fabio da Castellammare non replica. È come se ieri sera non riuscisse a trovare la posizione nella quale poter far male alla Lazio. Spreca uno splendido assist di Krasic anche se la conclusione era molto difficile e, sempre nel primo tempo, Biava gli salva con il polpaccio un gol già fatto. Ora mettiamo nel mirino il Chievo e ricominciamo subito a segnare, Fabio!

Iaquinta 5,5. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Quagliarella. Non ripete l’ottima prestazione di Catania, non riuscendo a dare alla squadra quella profondità della quale necessita. Perde inoltre molti duelli aerei con Dias che lo contiene bene.

Del Piero 6,5. Grande spirito di capitano, entra subito in partita. Doppio dribbling e assist per Iaquinta, punizione furba messa in angolo da Muslera. Questo è il modo, l’esempio da dare per chiunque non venga scelto dall’inizio ed entra a partita in corso. Sorridente e felice a fine partita come se avesse giocato dall’inizio

Pepe 6. In questo periodo, Simone è molto vivo e guizzante. Subito in partita con un paio di accelerazioni, un bel tiro respinto da Muslera. Certo, i piedi alle volte lo tradiscono ma questo lo sappiamo…Ottimo rincalzo.

Sissoko 6,5. Era tanto che non mettevamo un voto buono a Momo. Entra probabilmente per far rifiatare Aquilani e invece, lotta a centrocampo, conquista un pallone e lo lancia neanche fosse il Principe Alberto. E Krasic va in gol. Splendido l’abbraccio dei compagni a fine partita.

Delneri 7. La Juve ha un’idea di gioco. Ognuno può sindacarne l’esserne vincente o meno a seconda dei propri punti di vista, ma dopo anni, forse dal 2006, la Juve in campo sa finalmente cosa fare. Grintosa, sempre in lotta su ogni pallone, cambi di gioco e aggressione degli spazi. E un gruppo come non si vedeva da anni. Proprio in quest’ottica, giuste le dichiarazioni su Buffon. Ognuno deve conquistarsi la propria fetta di Juve. Indovina tempi e cambi in modo perfetto. Esultanza a fine partita molto poco da Delneri. Ma che ci è piaciuta molto

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