venerdì 7 gennaio 2011

Riscatti, avversità e obiettivi vaghi: il sogno finisce...

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Juve, rottura crociato per Quagliarella: 4-6 mesi di stopSi dice che la fortuna di solito aiuti gli audaci. Di conseguenza, stabilito che madre natura abbia evitato il dilungarsi della valagna parmense, si direbbe (erroneamente) che nella Juventus non ci sia quell'aspetto temerario determinante e che perfino i calciatori non abbiano quel coraggio che serve a farsi notare dalla stessa fortuna. Il 2010 si era concluso con uno sfortunato pareggio al Bergonzi di Verona...Ops, al Bentegodi di Verona. Lettere simili, parole "anaforicamente" identiche, si può sbagliare...


Dunque, dopo la mezza caduta tipica di chi apre gli occhi nel bel mezzo di pesanti pressioni mediatiche, ma anche nello schiamazzo degli stessi tifosi che, come me, pretendono risultati stagionali altrettanto pesanti, gli uomini di mister Del Neri sono inciampati in un Parma già da sè motivato, ma spinto ancor di più dal feroce nervosismo di Giovinco e "simili". Vendette preparate con calma, ma comunque efficaci a tal punto da riportare i bianconeri sulla superficie terrestre, ricordando che "se vuoi lo scudetto, batti anche noi'". Da quest'ottica, non è poi tanto errato convincersi che per conquistare il campionato si dovrebbero prima "asfaltare" le cosiddette piccole che molto spesso punzecchiano il percorso di un team che ha obiettivi ben precisi. In ogni modo, la fortuna è un elemento capace di stabilire da solo gli esiti di un match e di certo non si può dire che la Juventus negli ultimi tempi sia stata aggraziata da episodi propizi. Si passa da Bergonzi, i cui arbitraggi hanno sempre sfavorito l'andamento di partite già accasate da parte dei bianconeri, all'infortunio di Quagliarella, forse il solo a sostenere un reparto che stenta a decollare; ci riferiamo in primo luogo ad un Amauri il cui rapporto ingaggio/rendimento porterebbe soltanto istinti suicida e ad un Vincenzo Iaquinta che, nonostante i suoi 4 goals, sembra pratichi attività scoutistica nell'infermeria di Vinovo.

Detto questo, consiglierei di mettere mano sul portafogli e di sganciare un "paio" di quattrini per portare a Torino una punta con tanto di attributi allegati. E sottolineo, "attributi allegati", al punto che si riesca a capire ciò di cui si ha realmente bisogno: non il Gilardino della situazione, non il Toni del caso (già juventino)...Ma di certo non sarà un altro acquisto indecoroso a scoraggiarci. Ne abbiamo avuti fin troppi...

Eppure c'è ancora una domanda che ci poniamo instancabilmente da anni...Quali sono gli obiettivi della Juventus?
A occhio e croce, diremmo senz'alto che dopo tempi di competenze scomparse e di desideri ridimensionati, lo scudetto sia un traguardo da valutare fino all'ultima giornata di campionato. Tuttavia, sembra che in Corso Galileo Ferraris si cerchi di condizionare il pensiero dei tifosi in base agli effetti del momento.A settembre Delneri abbassò esaurientemente le aspettative della squadra a causa di un 3-3 casalingo contro i blucerchiati di Genova, per poi revisionare nuovamente gli obiettivi stagionali in seguito alle prime grandi soddisfazioni. Allo stesso tempo, noi tifosi eravamo immersi nei sogni di un campionato da protagonisti fino a quando il Parma non ha distrutto qualsiasi aspettativa prematura...
Per quanto mi riguarda, non credo che le pedine attualmente "cecchinate e colpite" da Marotta (ricordiamo Luca Toni...) possano dare la spinta che ci riporterebbe in corsia, ma non riesco nemmeno ad immaginare che una squadra che punta al tricolore possa proporsi alternative come quelle di cui sentiamo parlare al giorno d'oggi.
Spazio ai sogni, qui si lavora per il quarto posto....

GIANLUCA SCATENA

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