giovedì 22 settembre 2011

Gigi Buffon, le caratteristiche del pokerista

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Il fatto che Gigi Buffon sia uno dei più grandi portieri sulla faccia della terra è praticamente fuori discussione. Chiunque avrà visto almeno una volta il portiere della Juventus e della nazionale librarsi in volo per parare una palla che altrimenti sarebbe finita all’incrocio dei pali. Probabilmente, oltre al talento e alla prestanza fisica, per reggere la tensione in una porta lunga più di sette metri ci vuole anche una buona dose di calma e sangue freddo. Caratteristiche che hanno anche tutti i giocatori di poker professionisti.

Ora, sappiamo tutti quanti che nel Poker Texas Hold’em, per portare a casa il risultato, è necessario mantenere i nervi saldi, ma forse ci vogliono anche altre caratteristiche. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa il portiere della nazionale ha fatto un paragone più che azzeccato con il calcio. Pur essendo un estremo difensore, infatti, per vincere una partita, anche lui volte deve calarsi in un’altra mentalità. In altre parole non si può essere sempre dei portieri, con l’idea di difendere il risultato per tutta la partita, e a volte è necessario essere anche offensivi.

Quindi, se vogliamo fare un paragone tra poker e calcio, potremmo dire che in alcuni casi bisogna essere chiusi, comportandosi come dei difensori, mentre in altri bisogna essere aggressivi e fare il gioco degli attaccanti. E se si riesce ad azzeccare anche un buon bluff, magari quando in mano non si ha proprio niente, perché no, potremmo anche fare la parte dei fantasisti che in certi casi, finalizzano tirando fuori il cosiddetto coniglio dal cilindro. Insomma, sebbene servano i nervi saldi, un giocatore professionista di poker deve anche essere versatile, altrimenti il rischio è quello di chiudersi e a mano a mano che aumentano i bui si perdono semplicemente le chips.

In ogni caso Gigi Buffon, che ormai ha fatto anche un bel po’ di pratica nel mondo del poker online, ha sicuramente il vantaggio di essere abituato alla tensione e di avere dei nervi saldissimi. E questo gli dà sicuramente la possibilità di partire con una marcia in più rispetto ad una persona che non ha praticato l’agonismo per tutta la vita. Ma questo non vuol dire che non serva un allenamento duro per farsi strada e diventare dei campioni nel mondo del Poker Texas Hold’em, dove la psicologia può giocare spesso brutti scherzi anche ai più quotati professionisti.

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