venerdì 23 settembre 2011

MUGHINI: "Caro MORATTI, è ancora colpa di MOGGI?"

2 commenti
fonte LIBERO (23-09-2011)


Gentile presidente Moratti,

sono allarmatissimo per le sorti della sua Inter. È successo difatti che le
abbiate buscate più volte in quest'ultime settimane, ciò che vi era successo
spesso fino a quando non eravate riusciti a sgominare nel 2006 «l'associazione a delinquere» che falsava i tornei a favore della Juve. Prima che scendessero in campo Guido Rossi, un eccellente magistrato milanese che confessava di non sapere nulla di calcio, e il tenente colonnello Auricchio, era per voi impossibile vincere: i delinquenti filo-juventini compravano tutto e tutti. 


E che altro potevano fare con le squadrette che si ritrovavano? Dopo che
giustizia (sportiva) è stata fatta, dopo il 2006, dopo che il compito di fare
i gol lo avete affidato a Ibrahimovic e non più a Recoba, è stata per voi una
passeggiata trionfale. E questo fino all'anno mirabile del "triplete", un'impresa sportiva dinnanzi alla quale non finirò mai di togliermi il cappello. Così come sempre mi sono tolto il cappello innanzi alle grandi vittorie dell'Inter di Peppin Meazza, di Giacinto Facchetti, dell'Inter dell'anno trapattoniano.

Bene, e adesso che succede? Possibile che voi perdiate sul campo, che prendiate più pappine di quanto riuscite a metterne dentro? Impossibile, e a meno di una spiegazione. E cioè che l'«associazione a delinquere» moggiana ha rialzato la testa. Hanno ricominciato a telefonare a tutto spiano - forti di schede svizzere o altre - ad arbitri e designatori e quant'altro, telefonate da cui si guardavano bene i dirigenti delle altre grandi squadre.

Da come lei ha ripetutamente raccontato la storia del calcio italiano recente, e cioè che nei tornei in cui arrivavate quinti o anche ottavi, era tutta colpa delle malefatte di Moggi. E dunque perché non dovrebbe essere così anche oggi?
Se le avete buscate è perché qualcuno ha telefonato a vostro danno. È vero che lei si è già premunito assumendo uno dei migliori allenatori italiani, quel Mister Ranieri al quale vanno i miei saluti fraterni oltre che la gratitudine
per quel che è riuscito a spremere in due anni da un rinsecchito limone juventino. Ma Ranieri non basta. Ci vuole Auricchio, di cui spero che nella vostra bacheca la foto si stagli accanto a quella di "Veleno" Lorenzi e di
cento altri vostri campioni. I gol che vi hanno assicurato il vostro quattordicesimo scudetto li ha fatti lui, mica Recoba. Sguinzagli Auricchio, gentile presidente.

E a meno che il calcio non c'entri niente affatto con le telefonate di chicchessia a chicchessia. Forse il calcio sta semplicemente nel fatto che undici neri vanno contro undici bianchi, e ci sono anni in cui vincono i neri
perché sono più forti, e anni in cui vincono i bianchi perché sono più forti.
Anni in cui vinsero Luisito Suarez e Sandro Mazzola e Armando Picchi e Mariolino Corso, perché in campo non c'era nessuno alla loro altezza. L'anno in cui la Juve di Fabio Capello arrivò a 91 punti, perché non c'era squadra
italiana che non venisse "asfaltata" da quei fuoriclasse che poi si giocarono in famiglia la Coppa del mondo. L'anno in cui Milito e soci hanno sommato tre grandi vittorie, e non c'era trippa per nessun altro. Succede poi nel calcio
vero, non quello millantato al telefono, che le generazioni si esauriscano e restituiscano il bastone del comando. Si esaurì la generazione degli juventini campioni del mondo nel 1982. Si esaurì la generazione stellare di giocatori
milanisti modellati da Arrigo Sacchi. S'è forse esaurita, gentile presidente, la magnifica generazione dei vostri campioni di questi ultimi anni. Succede. È il calcio, quello vero. 

E quanto a telefonate, e per quel poco che contano, sarà divertente ascoltare la telefonata tra un designatore e un arbitro alla vigilia di un memorabile Inter-Juve di alcuni anni fa. La telefonata che la difesa di Moggi esibirà al processo di Napoli nell'udienza di martedì 27.
Auguri, gentile presidente. Quanto al torneo in corso, vinca il migliore.
Com'è sempre stato. 

2 commenti:

  • 23 settembre 2011 alle ore 09:59
    Anonimo :

    Ho sempre ammirato quest'uomo, è stato sempre li a difendere la Juve, in quei programmi fantocci prendendosi caterve di fischi, oggi non vi è più presente perchè tutti dovrebbero fargli mille scuse per quanto è stato detto in passato...
    La Juve è stata la più forte ed ha vinto, l'inter lo è stata grazie a Calciopoli ed ha vinto... ora pian piano si stanno ristabilendo le gerarchie ma è ancora presto per parlare, forse quest'anno riusciremo ad arrivare avanti a loro, ma di certo questa Juve non può essere paragonato allo squadrone costruito da Moggi & Co.

  • 23 settembre 2011 alle ore 23:06
    Anonimo :

    Grazie Mughini per aver difeso nei momenti più difficili , i nostri colori e la nostra storia. I Rossi e gli Auricchio sono soltanto gli esecutori di una farsa pensata e studiata nel triangolo Milano-Roma-Torino. I giornalai di turno al soldo dei potenti hanno scritto e pubblicato solo menzogne ma la verità è ormai dietro l'angolo. I trofei di cartone vinti dopo il 2006 saranno per sempre la loro vergogna e per avere assegnati altri cartoni ci sarà bisogno di un'altra "calciopoli".

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