giovedì 28 gennaio 2010

L' epilogo della Farsa. TIFARE JUVE dopo il 2006

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" Le dichiarazioni di Zeman sul fanta-doping alla JUVE furono dunque l’inizio della farsa, o se volete, la prova generale. Ora però il tutto doveva trovare il suo epilogo. Dai registi dell’operazione fu deciso che questo doveva aver luogo nel 2006. Tutto era già deciso a fine 2004 (dopo la morte di U.Agnelli), ma si aspettò il 2006……Chissà perché….ah,già: i Mondiali. Forse ci si aspettava un tonfo dell’Italia, che avrebbe favorito il clima anti-JUVE, o forse serviva un qualcosa che deviasse l’attenzione mentre il crimine era perpetrato.
Sappiamo cosa avvenne, nel 2006. Ci interessa il ‘dopo’…..strettamente connesso al ‘come’.
Già, ‘come’ avvenne tale crimine ? Con un elemento fondamentale: la complicità di chi era nel seno della JUVE, trattata come pedina di scambio per affari che travalicavano il calcio. Non la mancata difesa, bada bene…… ma la diretta ed attiva complicità.
E’ un elemento decisivo, che determina le attese, le aspettative e le mosse del tifoso juventino dopo il 2006. Non c’è futuro senza passato: come pensare di ricostruire una società ed una squadra di calcio se in seno vi sono dei traditori, che hanno infangato il nome e la maglia per sporchi giochi di potere ? E’ vero o non è vero che la forza di una squadra di calcio è innanzitutto nella società, prima ancora che nei giocatori che vanno in campo ? Quale forza da una proprietà corrotta e da una dirigenza complice ?
Ma la questione non è riconquistare forza, no no….. piuttosto l’onore, l’orgoglio, la passione. Cosa farsene di uno scudetto se poi per cent’anni si dirà che la JUVE rubava ? Cosa ?
Ben venga questa crisi….. se vittorie sul campo avrebbero fatto passare nel dimenticatoio la farsa !
Dal 2006 è dato al tifoso juventino di tifare non per 11 ragazzi in campo, o meglio non solo, ma soprattutto per riconquistare l’onore ed il rispetto del nome JUVENTUS. Per questo il percorso è obbligato: CACCIARE GLI ELKANN --- porre la questione della REVISIONE DEI PROCESSI SPORTIVI --- RIVALERSI IN SEDE SIA CIVILE CHE PENALE di chi ha commesso reati e causato danni nei confronti della JUVE.
Questa è la partita che la JUVE deve vincere, per questa dobbiamo quindi “fare il tifo”. Ed è quindi un tifo da portare avanti ovunque: al bar, tra amici, nei luoghi di lavoro o di studio, in famiglia, nelle strade….per chi può, nei mezzi di informazione. Sarà questo il nostro “STADIO” dove appassionarci come tifosi, dove più di altrove dichiararci e manifestarci tali. E’ una partita che vede tutti noi nelle doppie vesti di tifosi e di ‘giocatori’. Ma il momento richiede uno sforzo supplementare da parte di tutti.
E’ una sfida avvincente, storica.
Molti di noi dicono che gli stanno facendo passare la voglia di tifare JUVE…. Come biasimarli ? …. Ma questo è possibile se ci si limita al discorso tecnico. Ma se si passa al vero “tifare Juve”, che oggi è quello sopra delineato…..come invece non appassionarsi più che mai e non essere coinvolti con pieno entusiasmo e tutte le forze ?
Un compito difficile, è vero…. da donne e uomini, più che ragazzi e/o bambini, come sarebbe naturale per un tifoso. Ma questo ci è stato dato come sfida. E alle sfide c’è solo una risposta: accettarle. Senza paura.
Nel nome della JUVE, della nostra maglia e della nostra storia. Non la storia dei libri e delle stanze del potere…ma la storia di tutti noi, della gente, delle case, dei bar, delle piazze, dei gruppi di amici; laddove è nata e cresciuta una passione intessuta nel profondo di più di una generazione di italiani. La storia di una tradizione spesso tramandata e coltivata nel silenzio tra padre e figlio, nell’intimità domestica, come ricordo indelebile dei primi anni di vita. Un pezzo di storia d’Italia. Dell’Italia vera.
Sarà dura lotta a chi ha osato soltanto metterla in discussione, e tutti dobbiamo fare la nostra parte.
Una stella nel cielo indica il cammino ……. "
Thomas, ejuventus

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