martedì 9 febbraio 2010

FLOP JUVE: I QUATTRO PERCHE' DI UNA DEBACLE

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Dopo il pareggio con il Livorno è ufficiale: la Juve non sa più vincere. Esonerato Ferrara, da molti ritenuto l'artefice principale degli insuccessi calcistici, chiamato alla guida tecnica un allenatore navigato quale Zaccheroni, le cose sembrano non cambiare di molto.

Una squadra, a detta di molti, progettata in estate per essere competitiva in tutte le competizioni, si ritrova tagliata fuori da tutto, rischiando, inoltre, di non centrare neanche la qualificazione in Champions League.

Mancata qualificazione che innescherebbe una serie di eventi a catena che condizionerebbero - in negativo - la prossima campagna acquisti. Ma quali sono i motivi per i quali la Juventus si ritrova in questa situazione? Ho cercato di effettuare un’analisi, tentando di essere il più obiettivo possibile:

1) Calciopoli: pardon farsopoli, scoppiato nel maggio del 2006. La cosiddetta "triade" aveva costruito negli anni, uno squadrone, in grado di dominare sia in italia che all'estero, basti ricordare campioni quali Ibrahimovic, Viera, Cannavaro, Emerson ecc. Detto scandalo, a dir la verità più mediatico che altro, condanna la Juve alla retrocessione (tanto cara a tutti i tifosi non juventini) in serie B, che “obbligherà” la proprietà allo smembramento di tale corazzata. Vengono venduti i pezzi migliori a Inter, Fiorentina, Real Madrid e Barcellona, ma soprattutto, errore ancor più grave, viene affidata la gestione della società, sia amministrativa che tecnica, a professionisti che stanno al calcio come topolino alla fisica nucleare.

Rimangono, per loro fortuna, calciatori di caratura internazionale quali Buffon, Camoranesi, Nedved e Del Piero, professionisti esemplari, che con la loro immensa classe, riusciranno a rimediare agli errori commessi dalla nuova dirigenza, definiti, da parte della tifoseria bianconera, "dilettanti allo sbaraglio".

2) Acquisti e cessioni: dopo quattro anni dalla tremenda estate del 2006, alla luce delle cessioni dei campioni sopra citati, anche Nedved decide di abbandonare il calcio. Rimangono Buffon, Camoranesi, Del Piero e Trezeguet che, purtroppo, con il tempo cominciano ad accusare, sempre più frequentemente, malanni fisici tali da condizionare, in negativo, il loro rendimento.

Considerando inoltre, che gli acquisti fatti - Boumsong, Almiron, Tiago, Andrade, Poulsen, per citarne qualcuno - non sono all’altezza dei predecessori, si arriva alla situazione attuale.

3) Allenatori: Vengono sostituiti nell’ordine, Deschamps, Corradini, Ranieri e ultimamente Ferrara, quest’ultimo promosso quale tecnico della prima squadra, pur non avendo avuto precedenti esperienze. Quattro allenatori in quattro anni, circostanza mai verificatasi in precedenza nella gloriosa storia juventina. Record negativo.

4) Infortuni: Cosa inspiegabile. Mai visto, almeno nel calcio, una serie così impressionante di infortuni di natura muscolare, spessissimo anche con ricadute, occorsi tutti alla stessa squadra. Negli ultimi due campionati i calciatori infortunati sono circa 83. Nella precedente gestione, quella di Ranieri per intenderci, per tali defezioni, veniva tirato in ballo il preparatore atletico Dr. Capanna, ma visto che da quest’anno, nell’organigramma societario, vengono inseriti due nuovi preparatori atletici di fama internazionale, dott. Neri e dott. Gaudino, rispettivamente preparatori atletici della Nazionale inglese e italiana e visto che le cose non tendono a migliorare, anzi peggiorarano, quest’ipotesi viene scartata. L’ipotesi avanzata da alcuni opinionisti sportivi è quella che i numerosi infortuni siano da attribuire all’umidità del posto dove è ubicato il centro sportivo di Vinovo. Ma ad oggi la dirigenza attuale non ha fornito alcuna spiegazione in merito.

Flavio Napoleoni.

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