lunedì 1 marzo 2010

Le pagelle di Juventus-Palermo

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Manninger: voto 5

Incolpevole sul primo gol del Palermo, dimostra di essere insicuro in altre occasioni. Si fa superare facilmente da Budan lanciandosi in un’uscita disperata per l’erroraccio di Grygera. Annichilito.


Grygera: voto 3

Prestazione da dimenticare per il terzino ceco: non si propone mai in sovrapposizione, soffre le incursioni di Miccoli. E’ in confusione a tal punto da sfornare un assist perfetto per l’appena entrato in campo Budan. Errori che non si commettono neanche all’oratorio. Catastrofe.


Cannavaro: voto 6
Schierato nella formazione titolare dopo aver osservato qualche turno di riposo, il buon Fabio sforna una prestazione nel complesso sufficiente. Segna anche un gol che avrebbe riaperto la partita, ma sfortunatamente Del Piero, in posizione di fuorigioco, è stato colto da paralisi proprio al passaggio del pallone calciato da Cannavaro. Rete giustamente annullata. Peccato.

Chiellini: voto 8

E’ difficile trovare altre parole di elogio per il nostro Giorgione che dimostra ancora una volta di essere tra i migliori al mondo nel suo ruolo: si batte su ogni pallone, corre a tutto campo e addirittura si trova spesso a giocare sulla fascia ed anche in attacco! Insostituibile.


De Ceglie: voto 5
Dimostra di avere tanta voglia di giocare e fare bene, ma si perde in un bicchiere d’acqua senza mai incidere sulla propria fascia di competenza. Da dimenticare qualsiasi tentativo di cross. Rimandato.

Sissoko: voto 5

Serata no anche per Momone: non entra mai in partita, ma sulle gambe di un avversario non si fa pregare e conquista un cartellino giallo. Frastornato.

Melo: voto 6,5

Mr. 25 milioni di euro, in arte “Fighju du pruppu”, ha retto quasi in solitudine tutto il centrocampo bianconero. Ha finalmente capito che deve fare giocate semplici evitando i colpi di tacco e le sboronate delle partite precedenti. Si batte su ogni pallone. Recuperato.

Candreva: voto 4,5

Giocatore a corrente alternata che, invece di illuminare la manovra bianconera dettando passaggi per il reparto offensivo, preferisce dilettarsi in fraseggi stucchevoli con il “maestro” Diego. Sarebbe meglio per tutti che utilizzasse la farina del proprio sacco. Copione.

Diego: voto 4

Con la dipartita di ecto-Tiago, forse rifilato definitivamente all’Atletico Madrid, il “Panda” Diego si è sentito in dovere di onorare il contratto sottoscritto da Alessio Secco con i famosi Ghostbusters che sono alla ricerca di fantasmi da scritturare per il loro prossimo film. E’ evidente che per Diego l’adattamento al calcio italiano non è andato a buon fine: dopo sei mesi non ha ancora capito dov’è posizionata la porta avversaria e in quelle rare occasioni che gliela fanno vedere, va in ansia da prestazione dimostrandosi non all’altezza. Si divora per la seconda volta un gol facile trasformando una nitida occasione da rete in un innocuo passaggio al portiere calciando di piatto e non di collo. Invitato da Cannavaro ad accelerare l’uscita dal campo durante la sostituzione, ha la faccia tosta di inveire platealmente contro il buon Fabio. Chissà se Secco ha conservato il suo scontrino. Fallato.

Del Piero: voto 4
Titolare ormai inamovibile, pretende un po’ troppo dal suo fisico che non può reggere impegni ravvicinati. E’ alla ricerca spasmodica del gol numero 300 ed invece di giocare per la squadra, questa sera Alex ha preferito giocare per sé stesso causando anche l’annullamento del gol realizzato da Cannavaro. Egoista.

Trezeguet: voto 5
Croce e delizia, il capocannoniere dell’attacco bianconero non è mai servito a dovere né di testa né per andare a tu per tu con il portiere del Palermo. Troppo statico in area avversaria, non prova mai inserimenti senza palla. Brazzo insegna.


Grosso: voto 4

Appena entrato, quindi al 100% delle forze, riesce a sbagliare uno stop facile sulla trequarti avversaria nella propria fascia di competenza. Siamo in serie A e questo signore sfoggia prestazioni inadeguate anche per la 3.a categoria. Ormai è chiaro: l’interista Grosso è approdato alla Juve solo per tentare di conquistare la convocazione ai mondiali di quest’anno, ma fino ad oggi è riuscito ad ottenere un biglietto di sola andata per l’Isola dei Famosi con somma gioia di Aldo Busi. Addio.


Paolucci: s.v.
Zebina: s.v.

Zaccheroni: voto 4

Dopo due pareggi e due vittorie da quando è alla guida della Juventus, Zaccheroni questa sera ha dimenticato a casa il fattore “C” che ha contraddistinto la sua esperienza al Milan e parte delle gare disputate fino ad oggi in bianconero. Bisogna ammetterlo. Punta il dito contro lo sforzo sostenuto in Europa League e sugli infortuni, ma forse sbaglia la formazione iniziale schierando la squadra con un modulo non adatto alla serata considerando appunto gli assenti. Sostituzioni tardive, soprattutto quella di Del Piero, giocatori confusi nei movimenti senza palla e nel compito da svolgere, (Candreva e Diego), squadra ancora senza gioco che commette frequenti errori banali principalmente in fase di costruzione. Consigliato un ritiro a Lourdes.

Massimiliano

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