martedì 1 febbraio 2011

Le speranze del "giovin signore"

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La telenovela targata Juventus-Inter continua ad accendere gli animi coinvolti sul fronte calciopoli, specialmente dal lato di chi si reputa sostenitore di una teoria basata su una presunta onestà, che ormai non regge più il confronto con il mondo reale. Al primo impatto, è facile scambiare Andrea Agnelli per un semplice ragazzo che proferisce "minchiate" a suon di rock, tanto che persino un egregio personaggio quale Massimo Moratti si è spinto oltre, definendolo un "giovin signore".
Tuttavia sappiamo che l'apparenza inganna e se si considerano le sue opere caritatevoli nei confronti dei tifosi che, tutto sommato, hanno fatto valere le proprie idee nel corso di un quinquennio giudiziariamente bellicoso, ma privo di un appoggio dirigenziale, potremmo farci un'idea più chiara delle potenzialità dell'erede per eccellenza del dottor. Umberto Agnelli. Un esposto sulla revoca degli scudetti è ancora in fase di elaborazione: il tempo passa, ma lui non passa mai...E se il "giovin signore" venisse a conoscenza dell'art. 328 , Comma 2 del Codice penale (cit. Onofrio)? In quel caso, se l'inerzia del signor Palazzi dovesse persistere dopo un mese dall'eventuale invito della dirigenza bianconera a prendere decisioni concrete sulla richiesta inoltrata ormai mesi fa, il giovane presidente potrebbe passare direttamente per vie legali...Allora ne vedremmo di cotte e di crude. In tal senso, forse, ha prevalso ancora l'inesperienza, ma è comunque chiaro che in questi ultimi tempi Moratti abbia assimilato l'indigeribile, mentre dall'altra parte il "giovin signore" continua a lanciare segnali che rendono il patron nerazzurro tanto piccolo quanto impotente.
E' quindi il lato sportivo a tentennare, con le innumerevoli critiche che ogni giorno piovono sulla testa di Beppe Marotta, punto fondamentale e spesso centro di aspre discussione relative all'operato della nuova dirigenza. Nell'ultima sessione di mercato, quella invernale, sono giunti a Torino pezzi che, certamente, non fanno la differenza, ma ci rattoppano essenzialmente da situazioni sfortunate, accresciute in principal modo dagli infortuni post natalizi. Toni, Barzagli e lo stesso Matri, si aggiungono agli altri 35 milioni di esborso previsti per assicurarsi tutti quei giocatori prestati "onerosamente". Probabilmente è anche questo l'alimentatore angoscioso dei tifosi bianconeri che a giugno potrebbero assistere ad un mercato di conferme, piuttosto che di nuovi arrivi. Ma Beppe Marotta e il "giovin signore" sono o no obbligati a versare tutti quei soldi? Ovviamente, prevedendo un diritto di riscatto, gli "affari" posticipati dalla dirigenza bianconera non devono per forza andare in porto al prezzo stabilito durante l'ultima sessione estiva e, dunque, nessuno può confermarci con assoluta esattezza se ci saranno o meno delle mosse varianti da Corso Galileo Ferraris, dove, in aggiunta, si staranno sicuramente preoccupando della gestione del sesto monte ingaggi d'Europa...Insomma, ci troviamo di fronte ad una serie infinita di punti interrogativi integrati nei piani di un Andrea Agnelli che continua ad organizzare le basi, ponendo attenzioni oculate verso la situazione finanziaria e dando inizio ad un vero e proprio progetto di speranze future.

GIANLUCA SCATENA

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