lunedì 6 dicembre 2010

"Quattro" a uno

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La Juventus fa quello che doveva fare. Vince e convince sul campo di Catania, assolutamente mai facile, che nessuno espugnava da quasi un anno solare, una bella soddisfazione per i ragazzi di DelNeri che hanno dimostrato tutto il loro carattere. Dopo l'amaro pareggio in Europa League serviva una forte scossa all'ambiente per rimettersi subito in carreggiata e per far capire a tutti che la Juventus è li, in corsa in mezzo alle grandi e così è stato, con una tonda vittoria che permette ai bianconeri di ritrovarsi da soli al terzo posto in classifica. Nella bolgia del Massimino non è mai facile fare le partita ed è poi stranissimo dopo pochi giorni ritrovarsi a vedere la Juventus in campo che dai meno quindici gradi polacchi si ritrova ai diciotto siciliani!
Nei primi minuti è il Catania a mettere sotto la Juve, che ha cercato di contenerli come si poteva, visto che i siciliani hanno dalla loro parte giocatori veloci e, sopratutto, con un buon tiro. Si è sofferto non poco e, bisogna dirlo, oltre al probabile rigore non concesso ai catanesi per un presunto fallo in area di Sorensen, Biagianti, Ledesma e Gomez tentano di portare in vantaggio il Catania con poca fortuna. Le difficoltà della Juventus a costruire un azione importante sembrano esaurirsi dopo almeno venti minuti di gioco, quando Aquilani prova la botta da fuori. Ed è solo il preludio al gol dei bianconeri, che alla mezzora "ribaltano" la partita, sembrano più convincenti da qualche minuto e il carattere dei ragazzi di DelNeri diventa qui importante.

Sorensen, anche se con qualche errore, fa un altra importante partita e mette un bel pallone sulla fascia per Iaquinta, che riesce a mettere al centro dove fortunatamente trova Simone Pepe, il simbolo del carattere della Juventus di ieri, che al volo lo mette all'angolino basso, a confermare che oltre ad un gran cuore, ha anche dei buoni piedi. E questo ieri si è visto anche da qualche cross ben messo e da qualche punizione al centro, che la Juve non sfrutta quasi mai, ma che finalmente con delle buone parabole poteva mettere in difficoltà il Catania. Poi però un errore gravissimo, di quelli che negli ultimi anni hanno fatto arrabbiare la maggior parte dei tifosi, forse paragonabile hai gol presi in contropiede dopo un calcio d'angolo non sfruttato dai bianconeri, dell'era Ranieri. Una grande squadra che dopo alcune difficoltà riesce finalmente a portarsi in vantaggio deve andare a chiudere al più presto la gara, vista anche l'importanza, e non addirittura prendere gol appena c'entrato il pallone a centrocampo. Se proprio non si riesce a chiuderla immediatamente, quantomeno andavano contenuti meglio. Però, oltre all'errore di posizioni, i vari individuali sul catanese che è riuscito con vari dribbling a mettere la palla in mezzo c'è anche la solita sfortuna, perchè la sorte quest'anno pochissime volte è stata con la Juve.

Cross, Grosso tenta di rimettere via e inciampa, la palla va a Morimoto che "cicca" il pallone quanto basta per non prendere pieno Grosso a terra e fargli passare la sfera sotto la testa mandandola in gol all'angolino. Della serie, va bene tutti gli errori, ma quanto ti dice male, ti dice male. Ma ripetiamo, resta comunque il fatto che una grande squadra che si porta in vantaggio poi non può prendere gol un minuto esatto dopo. Poi al quarantaduesimo, il perchè del "quattro" a uno. Quagliarella, ieri in giornata di grazia, molto ispirato il campano, trova un bel cross dalla destra di Krasic, colpisce al volo, il pallone prende la traversa e finisce visibilmente in rete per poi riuscire dalla porta. La cosa più incredibile è che il guardalinee sulla destra era perfettamente in linea e subito dopo, agitato, urlava chiaramente a Quagliarella che la palla non era entrata. Fossimo stati quel signore, a fine primo tempo dopo aver saputo il fattaccio ci saremmo vergognati e non poco, è alla base del loro mestiere, va bene che l'essere umano non è una macchina, ma era in linea e oltre tutto non dopo un contropiede ma dopo un azione normale, senza avere il fiatone. Quest'anno si è parlato tantissimo degli errori arbitrali, tantissimi gravi, per carità, ma nessuno parla mai dei guardalinee che quest'anno oltre a non far bene stanno facendo sbagliare anche gli stessi arbitri con le loro decisioni. Anche ieri, tanti falli laterali, erano ad esempio da dare alle squadre opposte.

Fortunatamente, come detto, Quagliarella c'è e dopo due minuti un buon Iaquinta si libera da Silvestre e da palla al campano, che con due uomini addosso riesce a mettere la palla in rete con una bellissima diagonale in contro tempo sul secondo palo. La Juventus è quindi padrona del campo dopo la prima mezzora complicata e gestisce il pallone. Nella ripresa è ancora Quagliarella a mettere la palla dentro, con un gol alla Quagliarella, con un gran bel tiro a giro che prende ancora una volta contro tempo Andujar con una parabola stupenda. Poi Morimoto e Antenucci metteno in difficoltà la retroguardia bianconera ma Storari è perfetto. Iaquinta, Krasic e Del Piero hanno ghiotte possibilità per mandare il pallottoliere a quota quattro ma non riescono ad insaccare. La Juve quindi espugna Catania convincendo, ancora una volta non con un gioco stratosferico, (anche perchè Krasic e Aquilani sono ancora un pò sottotono) ma lo fanno tirando fuori una prova di grande solidità e carattere. Storari è sempre attento, Sorensen è sempre più freddo per la sua età, Bonucci e Chiellini qualche errore di posizione di troppo ma anche ieri risolvono il possibile, Grosso rispetto all'anno scorso sembra un altro giocatore, così come Felipe Melo. Pepe ottimo come detto e Iaquinta migliore di altre volte. Sperando che i due fantasisti di centrocampo tornino subito ad "accendere la luce" li nel mezzo, si può rimanere soddisfatti e speranzosi per il futuro. Con qualche innesto importante, questo potrà essere un gruppo davvero pericoloso per le avversarie. Perchè è tornata una Juve che fa "Gruppo"!

TIZIANO SALVATORI

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